Intelligenza artificiale, Colombani: non deve essere sostitutiva, ma al servizio del lavoro

“I lavoratori di banche e assicurazioni sono tra i più esposti all’impatto dell’intelligenza artificiale. Un recente studio dell’Inapp individua anche i territori dove il fattore di rischio è più elevato: Lombardia, Emilia Romagna e Lazio tra le regioni; Milano, Bologna e Roma tra le città. Non dobbiamo però cedere alla tentazione di demonizzare l’innovazione. Il rapporto evidenzia infatti anche l’elevata potenziale complementarietà tra l’impiego dell’intelligenza artificiale e il lavoro umano.

Se banche e assicurazioni sceglieranno di praticare la responsabilità sociale d’impresa, ossia se le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale saranno strumenti al servizio del lavoro, aumenterà la produttività, le lavoratrici ed i lavoratori saranno coinvolti, appagati e registreremo un alto grado di soddisfazione di famiglie ed imprese clienti. Viceversa, se l’intelligenza artificiale verrà utilizzata in chiave sostitutiva, ossia se prevarranno logiche regressive, cresceranno irrimediabilmente le disuguaglianze nelle nostre società. Per questa ragione non possiamo permetterci di attendere.

È positivo che, in questa sede, Intesa Sanpaolo abbia espresso l’intenzione di accelerare riguardo al Comitato di trasformazione digitale previsto dall’accordo firmato unitariamente nell’ottobre scorso. Al tempo stesso, è opportuno che l’Abi convochi la Cabina di regia sul digitale, strumento che le parti hanno deciso di rafforzare con l’accordo di rinnovo del contratto nazionale”. Lo ha dichiarato il Segretario generale First Cisl Riccardo Colombani nel corso della tavola rotonda “Evoluzione tecnologica e partecipazione”, che si è tenuta oggi a Milano nella prima giornata del Congresso di First Cisl Milano Metropoli ed alla quale hanno partecipato Roberto Cascella, Chief People&Culture Officer Intesa Sanpaolo, Francesco Seghezzi, Presidente Adapt, e Don Andrea Ciucci, Segretario generale Fondazione Vaticana RenAIssance.