Seminario First Cisl “Sindacato e banche al tempo del coronavirus”

Si è tenuto ieri, con la nuova modalità della videoconferenza, il seminario “Sindacato e banche al tempo del coronavirus” organizzato da First Cisl di Roma e Rieti. Come si legge nel sito di First Cisl Roma e Lazio, il seminario è stato tenuto dal professore Lucio Lamberti dell’Università telematica San Raffaele, docente di politica economica e scienza delle finanze, esperto del settore di consolidata esperienza manageriale nel settore del credito a livello internazionale.

In piena emergenza Covid-19 risulta sempre più significativo il ruolo delle banche nel supporto alle economie locali. Una fotografia dello stato dell’arte, il ruolo dei lavoratori bancari, le criticità e le prospettive di un settore sempre più centrale per lo sviluppo del paese.

I lavori sono stati introdotti da Dina Signoriello, segretaria generale di First Cisl di Roma e Rieti, che ha sottolineato, non solo il ruolo sociale delle banche, ma anche il ruolo di stimolo che il sindacato deve avere nei confronti delle banche per la tutela dei risparmiatori e dei lavoratori e – soprattutto – per un ritorno a quell’attività bancaria vicina al territorio, alle attività produttive e alle famiglie.

Ha portato il proprio saluto Maria Veltri, segretaria generale di First Cisl Lazio che ha evidenziato come, negli anni, il nostro territorio si sia, dal punto di vista bancario, desertificato e come, la metà della raccolta effettuata nel Lazio, venga impiegata altrove. Banche che si sono allontanate dal fare credito, dal supportare le piccole iniziative economiche, dalle famiglie. Veltri ha concluso ricordando l’impegno dei colleghi bancari in queste settimane di emergenza.

Il professore Lucio Lamberti ha esordito dichiarando che ci troviamo in un momento storico di ricostruzione sociale ed economica e che stiamo vivendo una crisi del tutto inedita, che da sanitaria si trasforma in economica. Ciò che accomuna le crisi sono l’incertezza, la rapidità, la necessità dell’intervento statale e il superamento dei limiti di debito pubblico, il crescere della disuguaglianza. Le ultime stime del Fondo monetario internazionale prevedono una perdita del 3% del Pil mondiale, con un 5% per gli Usa, un 7,5% per l’Eurozona e un 9,1% per l’Italia. È stimato un aumento della povertà globale del 2%, circa 150 milioni di persone.

La crisi economica si è immediatamente ripercossa in crisi finanziaria con un crollo generalizzato delle borse mondiali di circa il 30% nei mesi di febbraio e marzo e le 600 più grandi banche mondiali che hanno perso circa il 50% della propria capitalizzazione. La crisi finanziaria, in assenza di interventi statali, porta inevitabilmente ad un credit crunch. Sono intervenute tutte le banche centrali a sostegno dell’economia. L’Europa ha messo in gioco tra il 5,5% e il 15,5% del Pil europeo tra investimenti, fondi, sostegno al reddito. Ricostruzione vuol dire avere comportamenti da ricostruzione e, pertanto, ove ci siano soldi pubblici deve anche esserci comportamento etico, soprattutto nei confronti del lavoro.

Il professor Lamberti ha inoltre sottolineato come il sistema bancario italiano sappia dialogare solo con la grande impresa quando, nella realtà, il sistema produttivo italiano è composto per il 95% da piccolissime imprese (0-9 dipendenti) che occupano quasi il 46% della forza lavoro occupata.

Al termine dell’esposizione del professor Lamberti si è tenuta una tavola rotonda con il professore stesso e Claudio Stroppa, segretario generale aggiunto di First Cisl di Roma e Rieti. Rispondendo alle domande Stroppa ha sottolineato come l’azione del sindacato debba, ora come sempre, essere informata da principi di solidarietà, equità e trasparenza e come gli stessi principi dovrebbero informare anche l’azione delle banche. Il modello liberista che ha guidato le nostre aziende ha fatto il suo tempo. La Cisl ha nel proprio Dna la partecipazione dei lavoratori e First Cisl ha da tempo presentato il manifesto AdessoBanca! Proprio per il ruolo sociale riconosciuto dalla Costituzione alle banche, sarebbe auspicabile che la partecipazione dei lavoratori diventasse realtà.

La giornata è terminata con un ampio dibattito tra la platea e il professor Lamberti.