La Nuova Sardegna, ok accordo Bper, nell’isola saranno assunti 300 giovani

Il ricambio generazionale in Bper viene favorito dall’accordo firmato tra azienda e sindacati. La Sardegna è una regione interessata degli effetti dell’intesa. È La Nuova Sardegna a fare i conti titolando “Banco, trovato l’accordo. 300 nuovi assunti nell’isola”.

“Il Banco vince. O meglio vincono i sardi. Il piano che doveva cancellare 600 posti di lavoro nell’isola – evidenzia il quotidiano sardo – non passa e il pericolo di ridimensionamento si trasforma in un rilancio dell’istituto di credito. L’accordo trovato con i sindacati, dopo oltre un mese di trattative, viene accolto con grande favore. Al posto dei 600 esodi volontari nell’isola verranno assunti 300 giovani sardi. Lavoreranno tutti nell’isola, perché resteranno anche tutte le operazioni che vengono svolte nella banca e si volevano centralizzare a Modena”.

La Nuova Sardegna parla esplicitamente di vittoria dei sindacati e di significativa apertura della banca: «Tutto quello che abbiamo ottenuto è il risultato di uno sforzo congiunto», spiega il segretario regionale di First Cisl, Sergio Mura. «Abbiamo portato a casa un accordo molto vantaggioso. Di fronte all’uscita di 600 persone entreranno 300 giovani, tutti nuovi assunti. Tutti destinati alla Sardegna. È la prima banca in Italia in cui si sceglie la formula per cui ogni due uscite c’è una nuova assunzione. Un risultato straordinario. Anche perché il piano industriale aveva un’impostazione molto più sfavorevole. Non erano previsti nuovi ingressi, a fronte dei 600 esodi incentivati. E per di più – precisa Mura – venivano spostate le lavorazioni fuori dalla Sardegna. Di fatto averebbe cancellato prospettive di crescita. Ma non sarà così e per di più abbiamo vincolato a un accordo con il sindacato qualsiasi possibilità di spostamento futuro delle lavorazioni».

il segretario regionale di First Cisl, Sergio Mura parla di “rovesciamento della situazione dopo le proteste di questi ultimi mesi che di fatto non sembravano avere scalfito le posizioni della Bper. «È vero – dice Mura – l’azienda sembrava avere già deciso tutto con un atteggiamento quasi unilaterale. Ma ha prevalso il dialogo e la grande attenzione mostrata dalla Bper per la Sardegna. Forse anche merito del risalto mediatico che ha avuto la protesta, e anche del sostegno bipartisan della politica».

Il piano industriale Bper 2019-2021 prevede, per il Banco di Sardegna, la garanzia di mantenere non solo i dipendenti e le filiali, ma anche le sue radici nell’isola. «È una netta vittoria, che non danneggia il gruppo bancario al quale il Banco di Sardegna appartiene e della quale quindi si può solo andare fieri», dichiara il segretario della First Cisl di Sassari Ettore Erriquez. «Abbiamo mostrato il miglior modo di fare sindacato. Quello che lotta e si ingegna coinvolgendo tutti, per raggiungere il miglior risultato possibile per i lavoratori».