Intesa Sanpaolo, nuova evoluzione del modello di servizio della rete

“L’Azienda ha illustrato l’ennesima riorganizzazione del Modello di servizio della Rete, che verrà attuato indicativamente a partire nella seconda metà di gennaio”; è quanto si legge in un comunicato delle delegazioni trattanti del gruppo Intesa Sanpaolo di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.

“Sono confermati gli attuali Territori Commerciali, ma viene attuata una diversa segmentazione della clientela, basata su indicatori non solo finanziari”, prosegue la nota illustrando i dettagli della segmentazione e puntualizzando che “i portafogli non saranno più costruiti in base alla complessità della clientela ma il parametro adottato sarà il numero dei clienti”.

Il comunicato riporta quindi gli effetti che avrà la riorganizzazione sul numero complessivo di filiali e di gestori per tipologia, annunciando che “l’Azienda ha confermato la previsione di chiusure di filiali del Piano industriale: le Filiali Retail passeranno pertanto da 3.098 a 2.770, probabilmente anticipando a fine 2020 i tempi previsti”.

I sindacati hanno “denunciato come questa ennesima riorganizzazione decisa dall’Azienda aumenterà ulteriormente lo stress dei colleghi della Rete e produrrà pesanti ricadute su lavoratori e clientela. La diversa distribuzione della clientela non cambia il carico di lavoro sulle spalle dei lavoratori! Inoltre la desertificazione del territorio prosegue con ulteriori chiusure di Filiali, di cui già circa 30/40 entro fine anno, ed un’ampia fascia di clientela considerata “non redditizia” non potrà beneficiare dei migliori livelli del servizio”.

Ha conclusione del comunicato si legge che i sindacati hanno “ribadito con forza la richiesta di nuove assunzioni, nell’ottica di salvaguardare la presenza sul territorio e un livello adeguato di servizio alla clientela” e che il confronto proseguirà il 9 ottobre.

 

Il comunicato delle delegazioni trattanti del gruppo Intesa Sanpaolo di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin