Avvenire su Carige, Colombani, scongiurare fallimento piano di salvataggio

“Avanza il piano per Carige ma senza Cassa Centrale”: il titolo di Avvenire fotografa la situazione nell’istituto di credito genovese. In un dettagliato articolo Pietro Saccò spiega cosa stia succedendo nell’istituto di credito genovese: “Il piano per evitare la liquidazione di Carige procede, anche se ieri ha perso un pezzo. L’assemblea dello schema volontario del Fondo interbancario per la tutela dei depositi (Fitd) ha dato mandato al Consiglio di amministrazione per la conversione in azioni della banca dell’obbligazione da 313 milioni di euro che era stata sottoscritta lo scorso ottobre per accompagnare Carige verso l’aumento di capitale (poi saltato a dicembre). La conversione di quel bond in capitale – evidenzia Pietro Saccò nel suo servizio – è uno dei pilastri del progetto di ricapitalizzazione da 900 milioni di euro che i commissari della banca devono presentare alla Banca centrale europea”. C’è tempo fino al 25 luglio.

L’articolo fornisce il quadro della composizione societaria chiamata e le cifre necessarie per portare in salvo la banca ligure. Avvenire riprende anche le considerazioni del segretario di First Cisl Riccardo Colombani: “Se il piano di salvataggio, nel cui disegno deve essere coinvolta la famiglia Malacalza, non andasse in porto si aprirebbe la strada alla liquidazione coatta amministrativa, che comporterebbe costi a carico del sistema bancario stimabili in dieci miliardi di euro”.