Avvenire torna a occuparsi di solidarietà e dell’impegno della “Fondazione Welfare Ambrosiano nata – come scrive Pietro Saccò nel suo articolo – per andare in aiuto di quella che potremmo definire la classe media decaduta: persone che facevano una vita normale finché un “incidente di percorso” non le ha messe in difficoltà economica”. Eloquente il titolo del servizio pubblicato dall’edizione milanese del quotidiano d’ispirazione cattolica: “Aiutare le persone ad aiutarsi, così si salva la classe media”.
Il neo vice presidente della Fondazione Welfare Ambrosiano e dirigente di First Cisl, Sergio Girgenti evidenzia che “la crisi iniziata nel 2008 ha generato nuove situazioni di disagio a Milano. Si sono moltiplicati i lavoratori che hanno perso il posto e hanno finito per non avere nemmeno i soldi per fare la spesa. Aumentano gli imprenditori in difficoltà che si sono indebitati e alla fine sono andati dagli usurai. Spesso sono persone che faticano a chiedere un aiuto, ma che se fanno quel passo verso una rete di solidarietà possono uscire dai loro problemi, quando sono ancora in tempo”.
“Il lavoro della Fondazione – scrive Pietro Saccò – consiste così nel dare il sostegno necessario nei momenti di difficoltà per rimettersi in sesto. Un percorso iniziato con il Credito Solidale, un programma di microcredito avviato nel 2011, e che è proseguito con iniziative diverse: un programma di accompagnamento all’imprenditorialità (con l’aiuto delle banche), l’anticipo destinato ai lavoratori in attesa di ricevere la Cassa integrazione in deroga, l’agenzia sociale per la locazione per chi vive il disagio abitativo e quindi il prestito d’onore agli allievi dell’Accademia del Teatro alla Scala che non riuscivano a sostenere il costo dei corsi”.
“I risultati – sottolinea L’Avvenire – sono stati significativi: sono quasi 5mila i lavoratori residenti nel Comune di Milano che attraverso i diversi programmi della Fondazione sono stati aiutati a riattivare le proprie condizioni evitando lo scivolamento nella povertà”.
Sergio Girgenti anticipa che presto ci sarà un intervento per quanti sono vicini alla pensione. “Il prossimo 20 giugno a Milano – dice – presenteremo una nuova proposta chiamata “Welfare pensioni” secondo il modello già sperimentato con successo per la cassa integrazione in deroga: sarà una contribuzione anticipata per chi è in attesa di ricevere il primo assegno pensionistico, con garanzia della Fondazione”.
Nel chiudere il suo articolo Pietro Saccò rimarca come “la missione chiave resta quella di sapere offrire un welfare delle opportunità, sostenendo il reddito in quanto strumento della promozione e della ripartenza delle persone”.