“La produttività dei bancari italiani è in aumento. A certificarlo un’analisi dell’ufficio studi di First Cisl che MF-Milano Finanza pubblica in anteprima”. Il quotidiano finanziario titola così il suo servizio “Più produttività in banca: da ogni dipendente ricavi per 172 mila euro”. Francesco Bertolino, che firma l’articolo evidenzia che “Fra 2017 e 2018 il margine primario per dipendente (somma di commissioni e interessi netti) è aumentato del 5,9% a 171.298 euro, quello per filiale è salito addirittura del doppio, 11,8%, arrivando a oltre 2,6 milioni. Numeri che il sindacato intende far pesare nella trattativa con Abi sul rinnovo del contratto collettivo nazionale dei bancari”.
“La produttività del personale bancario è altissima – sottolinea Milano Finanza il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani -. Nelle big cinque italiane del credito le commissioni nette sono salite oltre i 77 mila euro, con un incremento del 4,3%”.
“L’incremento della produttività – continua Bertolino – ha per effetto la crescita della redditività delle banche italiane, come causa (anche) la riduzione degli organici. Quanto al primo aspetto, dall’analisi di First Cisl emerge che, al netto delle poste straordinarie, i primi cinque gruppi hanno più che raddoppiato gli utili nel 2018, passando da 3,4 a 7,7 miliardi (+127%). Il cost/income ratio, inoltre, è sceso dal 58,7 al 56,2% e il costo del lavoro ora assorbe il 34,5% dei proventi operativi contro il 36% del 2017. Quanto al secondo aspetto, lo studio dà la dimensione del processo di ristrutturazione in corso nell’industria bancari. Al 31 dicembre 2018 i dipendenti dei colossi del credito italiano erano 253.310, in calo del 5,3% rispetto a fine 2017. Nella banca di domani, poi, la filiale sembra destinata a un ruolo meno centrale. “Anche nel 2018 è proseguita la corsa al taglio del personale – lamenta Colombani – i primi cinque gruppi hanno perso 14 mila posti di lavoro e 1.700 sportelli: è stata cioè chiusa una filiale su dieci (oggi sono 14.797 contro le 16.488 di fine 2017, ndr). Se nel 2018 solo nelle cinque maggiori banche il costo del personale si è ridotto di ben 838 milioni, non ha alcun senso che l’intero sistema bancario pretenda di continuare a tenersi i 200 milioni che annualmente non accantona più Tfr dei dipendenti”.