La Repubblica sulla desertificazione bancaria in Toscana. 7 ottobre tavola rotonda First Cisl a Firenze

Sportelli bancari che chiudono con crescente disagio di famiglie e imprese. L’edizione di Firenze de La Repubblica prende spunto dai dati First Cisl per dedicare un ampio servizio alla problematica. “Più Comuni senza filiali, meno credito e servizi. La desertificazione bancaria non si ferma”. Questo il titolo dell’articolo firmato dal giornalista Maurizio Bologni che scrive: “Sono 24 i comuni toscani già rimasti senza sportelli bancari e la metà li ha persi tra il 2015 e il 2021. Il secondo dato preoccupante è che 45 comuni, rimasti con una sola filiale, rischiano di perdere anche quella. Dei 273 comuni toscani 249 hanno almeno una filiale bancaria ma ben 24 sono senza sportelli. Il primo dato preoccupante è il trend: la metà dei comuni senza sportelli, 12, hanno perso quello che per la popolazione locale era un servizio sociale negli ultimi anni, tra il 2015 e il 2021”.

La Repubblica sottolinea come questo sia “un fenomeno che va a pesare soprattutto sulla popolazione anziana, che ha difficoltà a spostarsi per raggiungere la banca più vicina, ha meno dimestichezza con gli strumenti digitali di accesso ai servizi bancari e che rappresenta una quota di popolazione sopra la media proprio in quei comuni più periferici, di campagna e di montagna dove gli sportelli bancari sono spariti: in tutti i 24 territori comunali abbandonati delle banche, almeno il 20% della popolazione ha più di 65 anni, mentre si trova in territorio montano il 75% di quelli lasciati senza sportelli al 2015 e il 58,3% di quelli dove le chiusure sono avvenute dopo il 2015. Sono, questi, i dati del processo in corso di desertificazione bancaria. Un processo che rischia di subire un’accelerata”.

Sul quotidiano romano interviene il segretario generale di First Cisl Toscana Stefano Bellandi per il quale un altro dato preoccupante è correlato agli «oltre 40 comuni rimasti con un solo sportello bancario che potrebbero essere i prossimi a subirne l’azzeramento, quindi un nuovo atto di desertificazione. Sarebbe un duro colpo per la popolazione residente e per le piccole imprese». “A rischio  – sottolinea La Repubblica – c’è infatti anche il credito e quindi la sopravvivenza delle aziende. E non solo nei comuni dove sono stati azzerati gli sportelli”. «Il monitoraggio del nostro Osservatorio regionale – aggiunge Bellandi – rileva come negli ultimi anni, anche nei comuni più grandi, il fenomeno delle concentrazioni bancarie, ha determinato in Toscana una decisa contrazione del credito alle piccole e piccolissime imprese sceso negli ultimi 10 anni del – 29,6% determinando una diminuzione degli sportelli del – 36,2% (Italia – 35,6%). La contrazione del credito per le Pmi, commercianti e artigiani è dovuta in primo luogo alla concentrazione del rischio: per esempio un’azienda affidata da 3 istituti nel comune con 20 mila euro di linea di credito ciascuno, se due dei tre sportelli vengono chiusi e trasferiti a diversi chilometri di distanza, molto probabilmente non riuscirà a continuare ad avere 60 mila euro di affidamento dall’unico istituto rimasto, che non vorrà caricarsi il rischio di credito tutto sulle proprie spalle».

Stefano Bellandi evidenza inoltre che la contrazione della concessione del credito alle piccole e medie imprese è generata anche da altri fattori, spiegando come «l’allontanamento delle banche dai territori, dove operano, riduce la conoscenza diretta, anche visiva, che il personale ha del cliente a discapito del rapporto di fiducia. Infine, le banche aggregate in grandi gruppi preferiscono rivolgere più attenzione e prestare denaro alle imprese di maggiori dimensioni, invece di frazionare il credito in piccoli affidamenti alle aziende meno strutturate: i passaggi da fare nell’analisi di un affidamento sono gli stessi, più semplici, ma comunque costosi e con ricavi molto inferiori».

Nel chiudere il suo articolo il giornalista Maurizio Bologni lancia la tavola rotonda organizzata da First Cisl alle 9:30 del 7 ottobre. “La desertificazione bancaria, impatto socio economico in Toscana” è il titolo dell’appuntamento che sarà si svolgerà all’Hotel Hilton Metropole in via del Cavallaccio a Firenze e al quale prenderanno parte “il segretario generale nazionale del sindacato Riccardo Colombani, l’assessore regionale Leonardo Marras, Paolo Rossi dell’Università Piemonte Orientale, Daniele Salvadori, ad di Banca popolare di Lajatico, Matteo Spanò, vicepresidente di Federcasse e presidente della Federazione Toscana Bcc, e Vincenzo Vespri, professore ordinario di analisi matematica all’Università di Firenze”.