“Accordo in Ubi, 369 lavoratori prepensionati”, titola così “Avvenire” un servizio di Carlo Guerrieri sull’intesa raggiunta nel gruppo Ubi e sulla quale First Cisl ha espresso soddisfazione per la salvaguardia del lavoro ed il ricambio generazionale. “Ubi Banca si prepara al cambio di governance – scrive il quotidiano cattolico -. Un altro passo importante per tagliare il traguardo, dopo le scelte dei vertici della quotata, si concretizza con il via libera dalla Banca centrale europea al nuovo Statuto della società, che delinea la futura struttura con il passaggio dall’attuale sistema duale al monistico. Ok, dunque, alla nuova architettura che si declina in un Consiglio di amministrazione composto da 15 membri (ora sono 22 tra Cds e C dg), con all’interno il Comitato per il Controllo sulla Gestione (5 membri). Prima, però, dovrà passare al vaglio degli azionisti nelle assise straordinarie, chiamate a deliberare sullo Statuto: dalle prime indicazioni sono previste a Bergamo il prossimo 19 ottobre”.
Nel suo articolo Carlo Guerrieri evidenzia che “L’accesso al Fondo di solidarietà di settore è per 369 lavoratori su base volontaria. La suddivisione territoriale delle uscite ne prevede 83 per la Macro area Bergamo e Lombardia Ovest, 73 per Brescia e Lombardia Est, 85 per Milano ed Emilia Romagna, 47 Nord Ovest e 81 nell’area Sud. Definite anche l’assunzione, entro il 2019, di 123 addetti (di cui almeno 62 a tempo indeterminato), la stabilizzazione di 148 occupati a tempo determinato (con l’esclusione solo delle posizioni “stagionali”) attualmente presenti”.