First Cisl Sicilia a Siracusa per l’8 marzo

L’intervento di Oscar Elia Lunetta, responsabile struttura Donne e politiche di parità e di genere di First Cisl Sicilia in occasione dell’iniziativa “Donne in Azione”, organizzata dalla Consulta Comunale Femminile di Siracusa presieduta dalla nostra Rita Mizzi.

La giornata dell’8 marzo consente di ragionare una volta di più sulla condizione della donna oggi. Nella tavola rotonda organizzata a Siracusa dalla Consulta Comunale Femminile, sono state riunite tante realtà che si occupano della condizione di fragilità della donna quando essa è ancora più vulnerabile: migrante, madre, paziente, imputata. La presenza al tavolo dei sindacati ha suscitato interesse e dibattito sulla donna lavoratrice e l’argomento che la struttura Donne e politiche di parità e di genere ha voluto affrontare, l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale di genere e il suo gender gap, ha dato spunto a interventi qualificanti facendo anche riflettere sull’emotività delle scelte, sulla fragilità, sull’ansia finanziaria e sui possibili sviluppi in violenza economica, ove questa cultura manchi.

La concezione di alfabetizzazione/educazione, l’analisi del divario con dati statistici che ne certificano la distanza (vita lavorativa, occupazione, retribuzione, carriera), il gap già presente dai banchi di scuola, gli stereotipi, l’esperienza sul campo. Sono state queste alcune delle argomentazioni della trattazione cara a Oscar Elia LunettaFirst Cisl, che già nel 2022 ha affrontato  questo importante tema con il convegno “Educazione finanziaria e parità di genere“. In quell’occasione il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani rilanciò la proposta dell’adozione di un questionario unico di profilazione, come carta d’identità dei risparmiatori, e ha promosso l’istituzione di appositi sportelli tematici dedicati alle donne, che anche in Sicilia vogliono essere realizzati.

Il convegno di Siracusa ha messo in luce un preoccupante stallo generale in tema dei diritti delle donne. Una legislazione che, taglio dopo taglio, certo non porta progresso nelle tutele e nelle politiche della condizione femminile, ma spinge verso l’impegno e la sinergia locale fra le organizzazioni coinvolte   per collaborare attivamente su questi temi importanti.