Marco Berselli, Europa si, ma deve cambiare

L’editoriale di Marco Berselli, segretario generale First Cisl Milano Metropoli, dal titolo: “Europa si, ma deve cambiare”.

“Da tempo si discute di riforme del sistema di governance europea. La discussione, iniziata molti anni fa sulle macerie della Seconda guerra mondiale, è ancora in corso, ma con il trascorrere del tempo ne ha cambiato i contenuti.

L’esperienza negativa della guerra, aveva intimamente convinto i Padri fondatori ((Adenauer, De Gasperi, Schuman) che si dovesse costruire subito una Europa dei popoli, con strutture di governance non solo economica ma anche politica, e con la garanzia che nessun popolo o nessuno Stato sarebbe stato prevaricato. Una condizione indispensabile affinché non si riaffacciasse il tragico spettro dei “nazionalismi”.

Il tempo che si è succeduto ha dimostrato come sia stato più facile costruire l’Unione quasi esclusivamente su basi economiche – un’Europa vista solo come un grande mercato, con milioni di consumatori e imprese da difendere – tralasciando, di fatto, le persone viste come individui, lavoratori e parte di una comunità. Purtroppo, uno dei pochi statisti italiani del ‘900, Alcide De Gasperi, rischia di essere, sfortunatamente per noi, profetico; in un discorso del 1950 affermò: “Qualcuno ha detto che la Federazione Europea è un mito, è vero. E se volete che un mito ci sia, ditemi un po’ quale mito dobbiamo dare alla nostra gioventù per quanto riguarda i rapporti tra Stato e Stato, l’avvenire della nostra Europa, l’avvenire del mondo, la sicurezza, la pace, se non questo sforzo verso l’Unione? Volete il mito della dittatura, il mito della forza, il mito della propria bandiera sia pure accompagnato dall’eroismo? Ma noi allora creeremmo di nuovo quel conflitto che porta fatalmente alla guerra. Io dico che questo mito è il mito di pace; questa è la pace e questa è la strada che dobbiamo seguire. Ricordatevi che se questa speranza di collaborazione fallisse i dittatori ad un certo punto rappresentano quasi la forza di salvataggio a cui istintivamente ciascuno si rivolge, isolandosi e ripiegando su se stesso quando si avvede che altre speranze sono spente”.

Una riflessione che nel suo intento definisce la necessità di costruire una “casa” europea attorno alle persone, capace di superare gli individualismi e in grado di coinvolgere nel progetto tutte quelle forze, politiche ed economiche, rappresentative della società ovvero, tutti quei corpi intermedi che, attraverso un faticoso lavoro di mediazione, riescono a coniugare le esigenze socio-economiche di ciascuno.

Come First Cisl siamo profondamente convinti della necessità che un sindacato debba rivolgere le sue professionalità umane, economiche e organizzative all’interno di un sistema globale, infatti, la Cisl – prima tra i sindacati italiani – è tra le Organizzazioni fondatrici della Confederazione Europea dei Sindacati (CES).”

Comunicazione First Cisl Milano Metropoli

All.: editoriale Marco Berselli