Royal Bank of Canada, siglati accordi a salvaguardia dell’occupazione

Nelle scorse settimane, Royal Bank of Canada (RBC) ha annunciato che, entro novembre 2022, chiuderà la filiale italiana. Una previsione senza soluzione, riversata unicamente su 82 lavoratori che si sarebbero trovati inevitabilmente senza occupazione, ovvero 82 nuovi disoccupati.

L’operazione di fusione Intesa-Ubi ha determinato il recesso del contratto in essere tra RBC e Pramerica Sgr, principale cliente della banca canadese, comportando di fatto la chiusura delle attività a esso riferito.

Per anni, come First Cisl Milano Metropoli, abbiamo incalzato l’Azienda chiedendo conto di scelte commerciali “incomprensibili”, quale quella di avere un solo partner, ma – in queste ultime settimane – abbiamo concentrato i nostri sforzi alla ricerca di una soluzione, la migliore possibile, per salvaguardare i lavoratori e la loro occupazione

Al riguardo, si è aperto un doppio tavolo di confronto con RBC e con Intesa, che in data 4 agosto ha portato alla firma di due importanti accordi che salvaguardano tutti i lavoratori coinvolti.

L’accordo firmato in RBC prevede l’adesione al fondo esuberi per gli aventi diritto (circa 10 persone), il rientro in Intesa dei 32 lavoratori provenienti da UBI per effetto della clausola fortemente voluta dal sindacato in occasione del trasferimento del personale verso RBC e, per tutti gli altri non coperti da garanzia, l’attivazione del fondo emergenziale.

L’accordo firmato in Intesa prevede, oltre al rientro dei 32 lavoratori trasferiti da UBI, l’assunzione di 25 risorse dal Fondo emergenziale e l’impegno per l’assunzione di ulteriori lavoratori presso società terze, in modo da garantire l’occupazione a tutti.

“Si tratta di un accordo molto importante di forte impronta confederale. Il protocollo – sottolinea Caterina Dotto, segretaria responsabile First Cisl in Banca Intesa – fa, infatti, esplicito riferimento all’Avviso Comune sottoscritto il 29 giugno in sede governativa tra Cgil Cisl e Uil e rappresentanti datoriali in merito all’utilizzo degli ammortizzatori sociali in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro.”

Maddalena Acquaviti, segretaria territoriale First Cisl Milano Metropoli con delega su RBC aggiunge: “Questo accordo è importantissimo per la sua valenza intrinseca perché si garantisce un posto di lavoro a tutti i dipendenti di RBC ma è importante sottolineare che questi accordi sono frutto di un grande lavoro di coordinamento fra tutte le strutture sindacali coinvolte: quella del Gruppo Intesa, quella territoriale di Milano e quella di RBC che ha portato ad un risultato non dovuto e tutt’altro che scontato”.

Tito Baresani, rappresentante sindacale di RBC conclude “L’intesa è stata siglata in un momento storico caratterizzato da forti tensioni occupazionali nel nostro Paese e riteniamo che aver raggiunto la tutela di ogni singolo posto di lavoro sia un successo dal valore inestimabile”.

Comunicazione First Cisl Milano Metropoli