22 maggio. La vita ai tempi del Covid-19

“Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalare senza fretta la domenica mattina” cantava Riccardo Cocciante nel 1982.

Resta sempre un ottimo suggerimento per trascorrere piacevolmente il proprio tempo libero all’aperto anche in compagnia magari tenendosi non proprio uno accanto all’altro e non proprio la domenica mattina soprattutto se si intende andare a pedalare sulla Martesana dove garantire il distanziamento potrebbe essere piuttosto complicato.

In ogni caso è proprio il momento giusto per rimettersi in moto, o meglio in bici, e, per chi non ce l’ha, comprare una bicicletta nuova.

Come vi abbiamo comunicato nella sintesi redatta dalla Comunicazione della FIRST CISL di Milano Metropoli che trovate qui https://www.firstcisl.it/milanometropoli/2020/05/21/decreto-rilancio-misure-a-sostegno-del-reddito/ il decreto Rilancio mette a disposizione dei fondi per l’acquisto di mezzi quali bici, monopattini e altri al fine di favorire la mobilità sostenibile tramite l’erogazione di un bonus che copre fino al 60% del costo sostenuto fino ad un massimo di 500€.

Inoltre nel decreto Rilancio il governo ha previsto una modifica al codice della strada introducendo i concetti di corsia ciclabile (“una parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede”) e casa avanzata (“una linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli”) al fine proprio di favorire lo sviluppo di una mobilità alternativa.

Il tema della mobilità sostenibile era già emerso in modo prepotente nei mesi scorsi quando la questione riguardava prevalentemente l’ambiente e il traffico soprattutto nelle aree densamente popolate come quella milanese. Oggi si ripropone anche per questioni di salute; molti, per paura del contagio, ancora non se la sentono di tornare a prendere i mezzi pubblici i quali, per altro, potendo circolare solo a capienza ridotta non sono in grado di assorbire la totalità dell’utenza. Si rende, quindi, necessario individuare percorsi alternativi in ogni senso.

Naturalmente, per poter garantire una mobilità sostenibile bisogna ripensare l’urbanistica delle città, perché le strade siano sicure non è sufficiente qualche linea banca di demarcazione, e anche il modo in cui ciascuno di noi intende la mobilità cittadina valutando quanto siamo disposti a modificare le nostre abitudini.

Milano è una tra le città più inquinate d’Europa, nonché la più colpita in Italia dal SARS-CoV-2. Le dimensioni relativamente ridotte e l’andamento pianeggiante la rendono particolarmente adatta ad un ripensamento della mobilità che favorisca l’uso della bici. Al contrario, tuttavia, il pavè e i binari dei tram richiedono un’attenzione particolare alla collocazione dei percorsi ciclabili.

Milano, comunque, ci sta lavorando ed è quindi possibile che la prossima volta in Tadino ci andremo in bici sulla nuova ciclabile di Corso Buenos Ayres inserita nella più lunga che porta da Sesto a San Babila.

Vedremo Milano come Amsterdam e Copenaghen? Chissà! In giro, intanto, si vedono molte più bici e, al momento, ancora poche macchine rispetto al recente passato ante-covid.

Alcuni link utili:

–        Strategia di adattamento del Comune

https://www.comune.milano.it/documents/20126/95930101/Milano+2020.++Strategia+di+adattamento.pdf/c96c1297-f8ad-5482-859c-90de1d2b76cb?t=1587723749501

–        e le proposte dei cittadini

https://www.comune.milano.it/-/partecipazione.-milano-2020-online-i-pareri-inviati-dai-cittadini

–        Mappa delle piste ciclabili

https://geoportale.comune.milano.it/MapViewerApplication/Map/App?config=%2FMapViewerApplication%2FMap%2FConfig4App%2F393&id=ags

–        Monopattini in sharing

https://www.comune.milano.it/-/mobilita.-in-arrivo-3.500-monopattini-elettrici-in-sharing-1

–        Attenzione! Sono state riaccese le telecamere sulle corsie preferenziali

https://www.comune.milano.it/-/mobilita.-dal-18-maggio-riaccese-le-telecamere-sulle-preferenziali-del-trasporto-pubblico

Il decreto Rilancio, inoltre, dà nuovo slancio alla figura del mobility manager. Infatti l’articolo 229 stabilisce che il numero di dipendenti per cui c’è l’obbligo di determinare il piano di mobilità finora fissata a 300 scenda a 100. La figura era stata introdotta dal decreto del Ministro dell’ambiente 27 marzo 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 179 del 3 agosto 1998 ma al momento trova scarsa applicazione.

Per effetto delle nuove previsioni le aziende “con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale nominando, a tal fine, un mobility manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile. Il Mobility Manager promuove, anche collaborando all’adozione del piano di mobilità sostenibile, la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità, delle persone, al fine di consentire la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane, tramite l’attuazione di interventi di mobilità sostenibile. […] Con uno o più decreti di natura non regolamentare del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono definite le modalità attuative delle disposizioni di cui al presente comma.”

Nelle vostre aziende c’è il mobility manager? Viene stilato il piano mobilità?  L’azienda condivide o almeno informa il sindacato sul piano di mobilità? I tempi sono maturi per richiedere che l’argomento entri a tutti gli effetti nelle tematiche di welfare da trattare congiuntamente.

Visto che abbiamo parlato di mobilità e bici in una puntata monotematica sul tema, che oggi che è venerdì e che ci aspetta un fine settimana di bel tempo da passare forse all’aperto vi salutiamo in un modo atipico che, però, ogni tanto ci piace utilizzare, ovvero con una canzone.

Buona pedalata a tutti. https://www.youtube.com/watch?v=qgJ78qNY7DU

La Comunicazione FIRST CISL di Milano Metropoli