12 marzo. La vita ai tempi del Covid-19

Ci sono dei giorni che si imprimono nella memoria collettiva, quei giorni in cui “mi ricordo esattamente dov’ero in quel momento”, quei giorni che rappresentano uno spartiacque perché niente sarà come prima, quei giorni che costituiscono una singolarità nella linea continua del tempo.

Come il giorno dello sbarco sulla luna, come l’11 settembre.

Che ieri sarebbe stato uno di quei giorni, l’avevamo capito immediatamente. Si rincorrevano già voci che lasciavano supporre quello che sarebbe accaduto. Nel pomeriggio arriva la prima notizia: l’OMS dichiara lo stato di pandemia. Tutti siamo esposti al rischio e un pianeta di miliardi di persone è diventato piccolissimo.

E infine arriva la sera e quel momento in cui “mi ricordo esattamente dov’ero quando è accaduto”. Ed eravamo tutti lì, tutti sul divano di casa o a tavola o in ogni caso davanti ad una tv o un monitor, probabilmente con la nostra famiglia. Eravamo lì ad ascoltare il Presidente del Consiglio che ci annunciava che da oggi tutto sarebbe stato chiuso e che sarebbero stati garantiti solo i servizi essenziali. In tutta Italia. (il decreto è qui: http://www.governo.it/it/articolo/coronavirus-conte-firma-il-dpcm-11-marzo-2020/14299 ma si può trovare anche qui: https://www.firstcisl.it/2020/03/coronavirus-il-dpcm-11-marzo-le-nuove-misure-per-contrastare-la-pandemia/)

Così, tutti davanti alla tv, solo per le partite della nazionale. E, in quel momento, anche se nella difficoltà, ci si stringe, lontani ma vicinissimi, avendo la piena consapevolezza che si sta condividendo la stessa sorte e la stessa enorme responsabilità. Una responsabilità che non ha pari nella storia repubblicana.

In fondo non ci ha nemmeno stupito più di tanto, avevamo digerito già da giorni questa notizia. A Milano e dintorni molte attività avevano già deciso in autonomia di restare chiuse.

Ma fra quei servizi essenziali ci sono anche quelli che garantiamo noi: bancari e assicurativi.

Molti di noi e dei nostri colleghi, soprattutto coloro che lavorano nelle agenzie, in questo momento sono in prima linea come tutti quei servizi che permettono che il nostro Paese non si fermi del tutto.

E no, di solito non salviamo vite ma, questa volta, un po’ sì.

Ma questo non vuol dire, certo, che le persone debbano essere mandate allo sbaraglio.

Fra ieri e oggi si sono susseguite moltissime comunicazioni che abbiamo condiviso.

Le trovate qui: https://www.firstcisl.it/tag/Coronavirus—seg.-gen./, qui: https://www.firstcisl.it/lombardia/2020/03/12/battistini-indispensabile-ridurre-allessenziale-lattivita-lavorativa/ e anche qui: https://www.firstcisl.it/coronavirus-i-comunicati-e-le-circolari-della-cisl/

Anche il comune di Milano ha emesso un’ordinanza: https://www.comune.milano.it/documents/20126/78875953/Ordinanza_COVID-19_firmata.pdf/8412287d-66ea-3f47-2301-ef3504647ec9?t=1583957340914

Infine ricordiamo la raccolta fondi che stiamo promuovendo. Trovare le informazioni qui: https://www.firstcisl.it/lombardia/2020/03/11/insieme-si-vince-una-raccolta-fondi-per-combattere-il-coronavirus/

La Comunicazione FIRST CISL di Milano Metropoli