“Rising Together”, la Conferenza mondiale delle donne di Uni Global Union

Centinaia di donne, leader sindacali di tutto il mondo, si sono riunite lo scorso 25 e 26 agosto a Philadelphia per la 6ª Conferenza mondiale delle donne di Uni Global Union.

Le principali tematiche affrontate hanno riguardato la crescita della presenza delle donne all’interno dei sindacati, la lotta per la salute e la sicurezza, per un lavoro dignitoso e per un mondo sostenibile, l’impegno contro ogni forma di violenza e molestia, il ruolo delle donne a difesa e supporto delle nuove generazioni.

Tra gli interventi, Patricia Nyman, presidente uscente di Uni World Women, rievocando le radici storico-culturali della città, nota come ‘Culla della Libertà’ per la sua storia di rivoluzione, indipendenza e diritti, ha incitato tutte le lavoratrici ad alzarsi e a lottare per difendere i propri diritti, le libertà, le conquiste e l’uguaglianza.

Milagro Pau delegata di Aebu (Uruguay) ha sollecitato azioni più profonde sulle opportunità di genere, Kudo Erika di Jaw (Giappone) ha sottolineato la necessità di rafforzare la leadership femminile per affrontare gli squilibri di genere, mentre Kate Hudson di Cwu (Regno Unito) ha richiamato l’attenzione sull’esacerbazione delle disuguaglianze dovute alla pandemia, che ha colpito in modo sproporzionato le donne.

Veronica Fernandez Mendez, responsabile del dipartimento pari opportunità di Uni, ricordando che la lotta per i diritti delle donne non è mai stata facile, ha evidenziato la forza insita nel potere collettivo, così come la necessità di un lavoro dignitoso e l’uguaglianza di genere, componenti fondamentali per un futuro sostenibile.

Julia Fox di Sda (Australia) ha sottolineato l’importanza di una crescita economica inclusiva e della parità di genere ai fini della sostenibilità, mentre, Cristiane do Nascimento di Sintetel (Brasile) ha rimarcato l’esigenza di integrare le prospettive di genere all’interno della formazione sindacale.

In tema di I.T, Karin Schoenewolf di Ver.di (Germania) ha evidenziato la necessità di comprendere le dimensioni di genere nel campo della digitalizzazione, sostenendo il diritto all’informazione e contrastando le molestie informatiche. A seguire, Amal El Amri di Umt (Marocco) ha chiesto un’azione collettiva per porre fine alle violenze sul posto di lavoro.

Nel corso della Conferenza mondiale è stata inoltre approvata una dichiarazione di solidarietà urgente presentata da Juana Olmeda Gómez, Fsx-Ccoo (Spagna) per denunciare il vergognoso comportamento del presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales durante la finale della Coppa del Mondo femminile.

Discutendo delle sfide giovanili sul posto di lavoro, Johanna Jonsdottir di Ssf (Islanda) ha tenuto un discorso appassionato sulla necessità di includere le voci delle giovani donne nei sindacati per avere nuove idee e nuove competenze al fine di costruire un movimento sindacale resiliente e capace di adattarsi ai cambiamenti.

La conferenza si è conclusa con l’elezione di Carol Scheffer (Cwu, Irlanda) a presidente, che nella sua dichiarazione finale ha evidenziato il ruolo fondamentale ricoperto, in tutti i nostri Paesi, dalle donne che ci hanno preceduto. Loro hanno gettato le basi su cui costruire questa solidarietà e ora spetta a noi portare avanti una simile eredità. Le donne unite sono una forza inarrestabile. Le voci risonanti di queste donne determinate hanno lasciato un segno nella lotta globale per l’uguaglianza di genere e i diritti delle lavoratrici.

When we fight… we win!