Settore FinTech, primo storico accordo firmato in Danimarca

Dopo una trattativa pluriennale, Finansforbundet, il sindacato danese dei servizi finanziari, ha siglato un innovativo contratto collettivo con le aziende FinTech, garantendo ai lavoratori e alle lavoratrici del settore i diritti sindacali e condizioni di lavoro adeguate.

La firma dell’accordo è stata possibile anche grazie ad un approccio condiviso con il Governo – che a Settembre 2020, in piena pandemia, ha identificato il settore finanziario e quello FinTech come punti di forza ufficiali nel nuovo sistema di supporto alle imprese – e con le imprese stesse, che, insieme al sindacato, si sono impegnate nella trattativa, consapevoli che un mercato del lavoro regolamentato e organizzato collettivamente è fondamentale per la crescita economica e sociale, quindi sostenibile, anche nei settori nuovi ed emergenti.

Siamo estremamente orgogliosi di aver negoziato il primo accordo collettivo nel settore FinTech. La concorrenza nel settore non dovrebbe mai riguardare i diritti dei lavoratori e le condizioni di lavoro, ma piuttosto strategie, prodotti e servizi” ha affermato Michael Budolfsen, Presidente di UNI Europa Finance e vicepresidente di Finansforbundet.

Il settore FinTech, in rapida espansione non solo in Danimarca, dove è costituito prevalentemente da aziende start-up, è sempre più in diretta concorrenza con le istituzioni finanziarie tradizionali utilizzando le telecomunicazioni e la tecnologia digitale, seppur spesso in specifiche aree di nicchia finanziaria.

Il nuovo accordo di settore si applica a tutte le aziende danesi affiliate all’Associazione dei datori di lavoro FinTech con almeno dieci dipendenti a tempo pieno, per un totale di circa 2.500 lavoratrici e lavoratori. I dipendenti del settore bancario tradizionale sono, invece, circa 40.000.

“Il settore FinTech si è già ampiamente sviluppato, spinto anche dalle situazioni legate alla pandemia, sottraendo clienti e operatività alle istituzioni finanziarie tradizionali – commenta Luciano Malvolti coordinatore internazionale First Cisl – Purtroppo, però, la concorrenza avviene anche sul fronte contrattuale, con buona parte del lavoro svolto su piattaforma, l’ampia presenza di lavoratori precari, diritti limitati, condizioni di lavoro non regolamentate. Il settore finanziario tradizionale è in progressiva contrazione ed è anche per questo che l’accordo firmato in Danimarca può indicare una via condivisa per mettere in sicurezza un’area contrattuale anch’essa in costante ridimensionamento, con l’obiettivo di estendere al settore FinTech le tutele e i diritti contrattuali dei dipendenti bancari e assicurativi”.