Le contraddizioni del sistema incentivante e della migrazione Creval

Nell’incontro del 27 maggio l’Azienda ha comunicato i dati a consuntivo del sistema incentivante oltre a nuove riorganizzazioni nel Gruppo atte a portare a regime le Strutture Centrali dopo l’ingresso di Creval. E’ stata anche l’occasione per fare il punto sulla migrazione informatica dopo le prime difficilissime giornate.

SISTEMA INCENTIVANTE 2021: circa il 73% delle filiali CAI è andato a budget, per cui in rapporto al montepremi messo a disposizione, il pagamento del premio avrebbe dovuto subire un abbattimento del 45%. L’azienda ha ritenuto, incrementando i fondi a disposizione, di pagare comunque i premi con una riduzione del 10%. Anche per il Retail ed i Canali specialistici di Creval, i risultati sono stati molto buoni, ma non tali da consentire l’attivazione in base alle regole definite. Anche in questo caso l’azienda ha ritenuto di intervenire per erogare il premio a tutte le colleghe e colleghi operanti in unità organizzative che hanno ottenuto i 100 punti di budget. Nelle Direzioni Centrali i colleghi premiati sono passati dal 48% del 2020 al 61%.
Giova ricordare che il Sistema Incentivante non è frutto di accordo sindacale ma è l’esito di un processo unilaterale aziendale, le cui regole di raggiungimento ed erogazione creano troppo spesso casistiche contraddittorie, escludendo parte del personale nonostante un apporto positivo in rete, ma ancor di più nelle Direzioni Centrale dove la discrezionalità resta una forte discriminante. Senza ritornare su un tema non condiviso dal Sindacato è sufficiente ricordare come la principale contraddizione è riassumibile nel fatto che a miglior risultato aziendale corrisponde una maggior riduzione del premio ai colleghi.

RIORGANIZZAZIONI: è stato presentato un piano di REVISIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA particolarmente impattante in ragione della costruzione di nuovi Servizi e riorganizzazione della struttura esistente. Il Piano interessa gran parte degli Uffici di Direzione Centrale, con un intervento necessario ad integrare le strutture ex Creval, ridefinendo gli assetti per rispondere alla crescita dimensionale del Gruppo. Non sono previste comunque ricadute né in termini di mobilità territoriale né in termini di mobilità professionale.

MIGRAZIONE CREVAL: l’azienda ha presentato una situazione in cui, dal monitoraggio dell’evoluzione dei vari indicatori numerici, le difficoltà sembrano in fase di superamento, ragione per la quale prevede di tornare a breve a regime per quanto riguarda le strutture di
Help Desk a supporto. Riteniamo che il quadro tratteggiato non corrisponda alla situazione che rileviamo nelle filiali, ancora afflitte da problemi e disorganizzazione che i colleghi vivono nella loro quotidianità e che incidono negativamente anche sul piano personale.
Sono state rappresentate le numerose problematiche che risultano ancora aperte, sia organizzative che procedurali, riconducibili anche alla prevedibile difficoltà di fruizione della formazione per cui sono mancati il tempo e i modi per dedicarsi ad una corposa mole di tutorial on line. In altri casi sono state illustrate dall’Azienda le prime soluzioni organizzative e pratiche per sistemare alcune situazioni di criticità emerse.
Il tutto sta continuando a generare un senso di disagio nei lavoratori, su cui occorre intervenire prontamente al fine di evitare che vi siano ripercussioni negative in termini di salute, di professionalità e di disaffezione, che potrebbero incidere anche sull’andamento fisiologico
del fenomeno delle dimissioni.
Le OO.SS., che hanno chiesto più volte all’azienda di manlevare i colleghi dagli errori operativi commessi in fase di migrazione ottenendo una disponibilità di tipo informale, in questa occasione hanno sollecitato con forza l’allineamento al contesto delle politiche commerciali, anche in considerazione del gap formativo sopra descritto.
In tutto questo non manca purtroppo chi continua a recitare il proprio ruolo senza tenere conto della effettiva situazione contingente, sostenendo che la migrazione è terminata positivamente, che tutto è a regime e che occorre migliorare la spinta commerciale, con richiami al recupero del terreno perduto e al senso di responsabilità delle filiali che lambiscono il confine del beffardo, se rapportati al momento affrontato dalla rete.

Il comunicato sindacale