Sistema incentivante & pressioni: le amnesie del commerciale

L’incontro di tavolo del 25 maggio è stato incentrato, per forza di cose, sul mondo commerciale, partendo dall’ultima “breaking news” proveniente dal comparto, che ha portato le OO.SS. a denunciare il contenuto di una email inviata da una figura apicale di coordinamento ai Consulenti Finanziari in pieno fine settimana.

La mail, tra l’infastidito e lo stizzito, faceva riferimento, con discutibile ed inopportuno sarcasmo, ad un precedente intervento di sensibilizzazione ricevuto in seguito ad una segnalazione della Commissione Politiche Commerciali per comportamenti non in linea con la normativa vigente.

Il tono del messaggio, oltre ad ostentare un comportamento recidivo, ha assunto i contorni di una sfida al Sindacato, ai colleghi che al Sindacato si sono rivolti per essere tutelati ed al ruolo della Commissione stessa che, lo ricordiamo, è composta anche dall’azienda; un tono vagamente intimidatorio indirizzato ai colleghi che hanno lecitamente esercitato i propri diritti.

Un episodio grave e intollerabile, che denota ancora una volta la mancanza di segnali di cambiamento culturale e l’enorme difficoltà a modificare una prassi organizzativa deviata che l’azienda deve affrontare nel suo complesso, rivedendo un’impostazione concettuale da “somma di singoli comportamenti” che alla prova del tempo e dei fatti continua a non produrre i necessari effetti correttivi.

Le “amnesie” del mondo commerciale purtroppo non si fermano qui, mettendo in luce una azienda a due velocità, come si denota anche dal pagamento del sistema incentivante. Da un lato, infatti, viene tenuto conto di un anno anomalo come il 2020 sterilizzando i primi due mesi di lockdown, rivedendo al ribasso obiettivi e cancelletti consentendo così il raggiungimento degli obiettivi a più colleghi, dall’altro si perde l’occasione di dimostrare chiarezza e capacità di comunicazione.

Numerose sono infatti le lamentele e i dubbi che abbiamo ricevuto in questi giorni dai lavoratori che, come ogni anno, a seguìto delle comunicazioni formali sul tema, non riescono a trovare spiegazioni e notizie chiare sulla rispondenza tra quanto anticipato dalle strutture commerciali di riferimento rispetto ai criteri adottati ed i premi percepiti.

Una falla comunicativa che finisce col trasformare un possibile momento di gratificazione, arrivato peraltro dopo mesi di incessanti pressioni, in malumori ed incertezze. Servono più chiarezza e più uniformità in questo meccanismo deciso e gestito in tutto e per tutto dal datore di lavoro.

Sempre relativamente al mondo commerciale, le OO.SS. hanno chiesto un approfondimento sulla recente richiesta impartita ai Consulenti Finanziari ed ai Mercati Private di procedere manualmente a revisioni formali relative ai documenti di sintesi di alcune tipologie di conti correnti, tramite una manovra organizzativa che porrebbe in capo ai singoli Gestori le correlate incombenze operative. Si tratta di una decisione su cui attendiamo chiarimenti, e che riteniamo debba essere emendata con una soluzione centralizzata, e non tramite un aumento dei carichi di lavoro di chi gestisce la relazione col cliente.

Il testo completo del comunicato sindacale unitario