Ferie: che succede ?

Nelle ultime ore sono pervenute numerose segnalazioni da parte dei colleghi di varie realtà territoriali, di un “invito” all’annullamento di una parte delle ferie, generalmente una settimana, fissate nel periodo estivo fra giugno e luglio.

Ci preme ricordare come il piano ferie 2020 sia stato oggetto di una seconda stesura, dovuta allo scoppio dell’emergenza nello scorso febbraio, circa un mese fa, e che le programmazioni delle varie unità organizzative siano state recentemente validate tenendo presente i principi contenuti nel piano stesso, emanato unilateralmente dall’azienda e recante criteri di fruizione delle ferie maggiormente stringenti rispetto agli anni passati.

Ricordiamo altresì che il CCNL di settore prevede che “I turni delle ferie debbono essere fissati tempestivamente dall’impresa, confermati al lavoratore/lavoratrice e rispettati; solo in casi eccezionali si possono variare di comune intesa tra l’impresa e il lavoratore/lavoratrice.”

Risulta evidente quindi che l’eventuale rinuncia da parte del lavoratore debba avvenire esclusivamente in maniera volontaria senza accettare imposizioni né temere ritorsioni.

Dobbiamo anche raccomandare, qualora si decidesse di accettare l’invito da parte Aziendale, di non limitarsi al puro annullamento, ma riteniamo necessario pretendere una riprogammazione che tenga conto anche “degli interessi del prestatore di lavoro” (c.c. art. 2109). Ciò al fine di evitare che poi ci si trovi nella spiacevole situazione, peraltro già vista, di vedersi imposta una fruizione delle ferie in periodo non gradito, ma soprattutto non coerente con la funzione costituzionalmente prevista per le ferie, nell’ampia accezione indicata dalla Cassazione: tutelare lo stato fisico e psicologico, nonché assicurare allo stesso un’adeguata vita familiare e sociale del lavoratore. Sarebbe inoltre opportuno sapere se, in caso di concentrazione di ferie in Agosto, l’azienda intenda procedere come negli anni passati alla chiusura di talune filiali.

Per quanto riguarda la tempistica molto ristretta che viene richiesta, riteniamo sia ragionevole pretendere che le decisioni su eventuali variazioni delle ferie programmate, vengano eventualmente prese con un doveroso ed adeguato tempo di condivisione con i familiari.

Ricordiamo infine, che lo spostamento può avvenire esclusivamente su base volontaria da parte del lavoratore.

Qualora il datore di lavoro ritenesse di dover richiamare dalle ferie il lavoratore, sarà tenuto al rimborso delle spese già sostenute dal dipendente.

Rimaniamo quindi a disposizione dei colleghi per ogni intervento sul tema che dovesse rendersi necessario.

I dettagli nel comunicato sindacale