Aggiornamento emergenza sanitaria

Le Organizzazioni Sindacali del Gruppo Crédit Agricole stanno costantemente confrontandosi con l’Azienda,  tramite continue conference call, allo scopo di fornire un utile contributo nella gestione  degli innumerevoli problemi derivanti dalle necessità indotte dall’emergenza  Coronavirus (COVID‐19).  La complessità della situazione impone sia all’Azienda sia alle singole persone di attenersi alle disposizioni  emanate dal Governo e dalle Pubbliche Autorità e di governare, in base alle necessità e nel miglior modo  possibile, con senso di responsabilità e spirito sociale, il contesto organizzativo e sociale dell’impresa.  Dal 21 febbraio siamo ormai al 6° giorno di una crisi senza precedenti e che, nonostante le misure adottate,  presenta ancora molte incertezze.

SOLUZIONI INDIVIDUATE: Il Decreto 23 febbraio 2020, integrato dal decreto del 25  febbraio 2020, fornisce a tutte le aziende la possibilità di applicare ed estendere unilateralmente l’uso dello  smart working quale strumento utile a contenere i rischi del contagio nelle aree considerate a rischio nelle  situazioni di emergenza nazionale o locale, anche in assenza di accordi. D’intesa con l’Azienda abbiamo invece  preferito definire un accordo, che ci consente, tra l’altro, di estendere lo smart working in tutte le aree di  presenza del nostro Gruppo, così da limitare al massimo le aggregazioni di persone negli uffici non a contatto  col pubblico interessati.  E’ stata parzialmente raccolta la raccomandazione del sindacato di sospendere le campagne commerciali già  avviate. La campagna “Conquista cliente” e “Danni” sono state sospese, ma siamo ancora in attesa di avere  informazioni circa gli interventi sulle altre campagne in programma. Molti colleghi, tuttavia, ci segnalano che  le esortazioni, spesso telefoniche, ad incrementare il numero dei clienti e dei relativi rapporti, stanno  continuando a verificarsi incessantemente, come se ci trovassimo in una situazione di assoluta normalità.  Per ulteriore chiarezza, ribadiamo invece il fermo invito all’Azienda, in tutte le sue funzioni, a sospendere  immediatamente qualsiasi iniziativa volta ad esercitare pressioni commerciali, sotto qualsiasi forma.  Abbiamo rivolto l’invito all’Azienda, che sembra sia stato raccolto, di interrompere immediatamente l’invio  massivo di inviti ai clienti della Liguria (ex Carispezia) a presentarsi nelle filiali per procedere alla già prevista  sostituzione delle tessere bancomat, perché avrebbe causato un forte afflusso di persone incompatibile con  le vigenti misure di sicurezza.   L’azienda darà disposizioni alla rete commerciale affinché sia pienamente attivata la già prevista WebCollaboration, che consente ai gestori di gestire i clienti a distanza, utilizzando mezzi quali skype, call,  whatsapp.  Analoga  comunicazione  dovrebbe  essere  inviata  anche  ai  clienti,  invitandoli  alla  reciproca  collaborazione.  Alle colleghe/i che si trovano nelle c.d. “zone rosse”, sottoposti alle misure di contenimento stabilite dalle  autorità, sono automaticamente concessi permessi retribuiti per tutta la durata dell’astensione dal lavoro.   
Allo  scopo  di  evitare  eccessive  aggregazioni  di  persone,  l’Azienda  ha  stabilito  il  contenimento  o  la  soppressione di missioni, trasferte, corsi di formazione e le riunioni già programmate saranno annullate o  convertite in conference call.  Per quanto riguarda le precauzioni di carattere igienico nelle strutture aziendali, abbiamo chiesto all’azienda  di accertare che vengano soddisfatte tutte le norme sanitarie, pertanto ai dipendenti delle società di pulizia  sarà innanzitutto chiesta una autocertificazione di buona salute. L’Azienda ha disposto affinché vengano  raddoppiati i turni di pulizia e si è impegnata a dotare i servizi igienici della presenza di prodotti disinfettanti  per le mani, oltre a sostituire gli asciugamani ad aria calda con salviette di carta.  Precisiamo, considerata la confusione generata da alcune comunicazioni discordanti, che il personale che  lo desidera, può utilizzare le mascherine sanitarie. 

SOLUZIONI NON ACCOLTE O SOLO PARZIALMENTE ACCOLTE DALL’AZIENDA: Nonostante l’incessante pressione da parte nostra, l’Azienda non sembra disponibile ad accogliere le nostre  richieste su alcuni temi importanti.  Già da diversi giorni stiamo chiedendo per tutti gli uffici e le filiali la fornitura di disinfettanti, mascherine,  guanti, ma sembra che le scorte esaurite abbiano differito la distribuzione che comunque avverrà a partire  prioritariamente dalle zone più coinvolte dall’emergenza.  Allo scopo di regolare l’afflusso di clienti nelle filiali, abbiamo chiesto di ridurre l’orario di apertura al pubblico  e di disporre affinché il numero dei clienti autorizzati ad accedere contemporaneamente alle filiali, non sia  superiore al numero dei colleghi presenti. Tuttavia l’Azienda sostiene che, come starebbe avvenendo in altre  banche, tale soluzione costringerebbe i colleghi delle filiali a svolgere un attento servizio d’ordine che  risulterebbe estenuante e di difficile gestione.   Abbiamo richiesto che per i genitori i quali, per effetto della chiusura delle scuole non hanno altre possibilità  di custodia di figli minori, siano previsti permessi retribuiti; l’azienda ha invece ritenuto di autorizzare, oltre  all’utilizzo degli istituti contrattuali già esistenti (ferie, banca ore), la concessione di elasticità/flessibilità  dell’orario di ingresso. I permessi retribuiti saranno riservati esclusivamente ai genitori che assistono figli  portatori di disabilità.  Per i pendolari abbiamo chiesto di riconoscere la possibilità, sempre temporanea, di sostituire l’utilizzo dei  mezzi pubblici con mezzi privati, oltre alla previsione di misure volte a ridurre la mobilità anche attraverso  eventuali “incroci” di personale.  Anche in questo caso, al di là delle dichiarazioni di principio, l’Azienda non  ha ritenuto di accogliere le nostre proposte.

Assicurando i colleghi che continueremo a informarli puntualmente sulle misure che via via dovessero essere  adottate dall’Azienda e sull’evoluzione della situazione, invitiamo tutti a segnalare sia agli RLS, sia agli RSA  tutti gli eventuali comportamenti non coerenti con le indicazioni e le informative fornite e contrari al “buon  senso” e soprattutto ad informarci tempestivamente su eventuali comportamenti che fossero ritenuti  rischiosi per la salute delle persone, ricordando anche che ognuno di noi può assumere iniziative volte alla  propria tutela personale/familiare in caso di grave pericolo e che solo comportamenti responsabili da parte  di tutti possono contribuire ad affrontare la situazione. 

Il comunicato sindacale