Via al nuovo orario, ma mancano le regole

In questi giorni ha preso il via il progetto di chiusura delle casse al pomeriggio su gran parte delle filiali della rete, con la contemporanea revisione dell’orario di apertura al pubblico.

Sin dal momento della sua presentazione (novembre 2019) il modello proposto dall’Azienda aveva suscitato non poche perplessità sottolineate più volte da parte sindacale. Era parso subito evidente come alcune scelte tecnico-operative si basavano sul presupposto del verificarsi di quella che avevamo definito “la giornata perfetta”, evento che nella realtà quotidiana si verifica molto raramente.

A conferma delle preoccupazioni, in questi giorni ci stanno pervenendo segnalazioni e domande di ogni tipo e da ogni zona, su quali comportamenti adottare in assenza di una normativa chiara, riguardo a situazioni nuove emerse dall’applicazione del progetto. Ne emerge un quadro dove l’organizzazione sembra carente, tra pause pranzo a rischio, code agli sportelli, allarmi che scattano, trasporti valori non allineati, interpretazioni differenti e sostituzioni dei cassieri non gestibili da un giorno all’altro.

Al momento, a seguito delle segnalazioni delle OO.SS., sono state inviati alle filiali interessate nuovi cartelli da esporre al pubblico con una dicitura più precisa rispetto ai servizi offerti nell’orario mattutino ed in quello pomeridiano, ed è stata nuovamente sollecitata la produzione di un documento normativo che vada a dettagliare le incombenze di pertinenza dei colleghi facenti parte del progetto, visto che appare evidente che la situazione porterà a far fronte a casistiche operative nuove e quindi non previste dall’attuale normativa.

Evidentemente l’organizzazione preventiva non è stata in grado di limitare quello che sta accadendo.

Stiamo attentamente monitorando la situazione e raccogliendo tutte le indicazioni che pervengono, per affrontare la vicenda, richiedendo urgenti e opportuni correttivi ad un progetto che sembra non essere sostenibile senza interventi.