Sullo spread fra BTP italiani e Bund tedeschi si sono versati fiumi di inchiostro.
Da chi sostiene che sia solamente un fattore virtuale non collegato alla realtà, a quelli che al minimo aumentare di tale valore evocano catastrofi epocali.
Dal punto di vista puramente tecnico (finalmente!), nell’articolo di Rony Hamaui per lavoce.info si analizzano quali sono i motivi per cui l’economia reale risente in ritardo l’effetto delle variazioni dello spread BTP/Bund.
D’altra parte, però, l’articolo chiarisce definitivamente che tale effetto, prima o poi, si scarica comunque sulle famiglie e sulle imprese italiane ed è tutt’altro che “virtuale”.
Buona lettura.