Ricorsi all’Arbitro bancario, il 70% riguarda la cessione del quinto

La crisi ha spinto sempre più famiglie a chiedere prestiti anche per le spese più piccole. In molti hanno cercato la soluzione nella Cessione del quinto dello stipendio (o della pensione).

Si tratta di una forma di finanziamento dedicata ai dipendenti, in particolare ai dipendenti statali. La rata viene scalata direttamente dalla busta paga (o dalla pensione) e a garantire è il datore di lavoro. La formula, che di fatto è a rischio zero per chi concede il credito, piace molto alle banche.

Nonostante la bassissima rischiosità, il cliente però finisce per pagare interessi alti, con picchi che arrivano a superare addirittura il 20% per il tasso reale. Per le famiglie la Cessione diventa così un terreno minato. A testimoniarlo è la valanga di ricorsi che ogni anno arriva davanti all’Arbitro bancario e finanziario. Nel 2015 i ricorsi sulla Cessione del quinto sono stati il 54% dei contenziosi complessivi. Nel 2016 sono saliti al 70%.

Per approfondire articolo a firma Sandra Riccio su La stampa del 29/05