Rapine in banca: finalmente in calo

Segnali incoraggianti sul fronte rapine in banca: il preoccupante fenomeno registra decisi segnali di attenuazione, sebbene con ampi margini di miglioramento.

Sul tema come sindacato siamo impegnati da anni, non lasciando nulla di intentato per rendere le rapine meno probabili.
Vanno in questa direzione gli accordi con le associazioni datoriali e le Prefetture sulle misure minime da adottare obbligatoriamente in banca, la formazione e la sensibilizzazione alla problematica, a partire dai nostri rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), strutturati in First Cisl Emilia Romagna in una comunità di apprendimento per il necessario scambio di buone pratiche da attivare nelle diverse realta’, la ferma determinazione nel pretendere dalle banche l’adozione di ogni deterrente idoneo a scoraggiare fenomeni criminosi (ad es.: telecamere digitali per identificare più nitidamente gli autori, blindocasse temporizzate…).
Impegno condiviso e profuso anche a livello confederale Cisl, con la proposta di abbassare il limite di tracciabilità (e quindi della libera movimentazione) del denaro contante, che, ricordiamo, e’ un rischio oltre che è un costo.
Una proposta, quest’ultima, che incide anche sulla necessita’, importante, di abbattere l’evasione fiscale: risultato utile anche in termini economici per permettere una riduzione del fisco per lavoratori dipendenti e pensionati.

Ecco l’approfondimento dei dati (Abi e Ossif) su La Repubblica del 8 maggio a firma Rosaria Amato, in immagine grafico fonte Abi