Iccrea-Sinergia, ristrutturazione back office si concentra troppo sul taglio dei costi

Analisi, strategia e applicazione delle soluzioni elaborate sono tre passaggi fondamentali in un processo di riorganizzazione aziendale. Il progetto riorganizzativo si rende necessario nel momento in cui il piano operativo, che sta alla base dell’attività aziendale, manifesta criticità economiche, strutturali o organizzative in grado di compromettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati. La letteratura economica suggerisce che alla base di ogni cambiamento sussista una visione, un disegno prospettico migliorativo, in grado di sostenersi ed evolvere nel tempo, il cui successo è determinato dall’equilibrio dei diversi elementi che lo compongono: persone e competenze, processi.

Il paradigma di ristrutturazione del back office di Sinergia – presentato dal Gruppo Bancario Iccrea nell’incontro tenutosi lo scorso 18 febbraio con le organizzazioni sindacali – si concentra quasi esclusivamente sulla contrazione dei costi del lavoro, marginalizzando le competenze, la professionalità e le aspettative dei lavoratori. Un disegno e una visione apparentemente ordinari e standardizzati che appaiano basati su un vecchio – ma purtroppo attuale – modello di business, in cui l’unica variabile economica sembra essere rappresentata dai costi, in una logica di sviluppo che pare non consideri l’evoluzione tecnologica e umana.

Un’evoluzione che, contrariamente a quanto si voglia pensare, non è sinonimo di riduzione di posti di lavoro, piuttosto di riqualificazione del fattore umano, ovvero di lavoratori capaci anche di sviluppare processi di digitalizzazione al servizio delle persone. L’intelligenza artificiale non è di per sé del tutto ostile all’occupazione finché sono gli uomini a governare e adattare questo “nuovo” modo di intendere il lavoro. Senza l’apporto umano la macchina non funziona e non produce; senza l’intelligenza umana quella artificiale non è applicabile al meglio.

Nella logica aziendale, la ristrutturazione di Sinergia è stata presentata come una rivoluzione industriale all’interno di un sistema che fatica a razionalizzare l’impostazione organizzativa introdotta dalla riforma.

Come First Cisl siamo convinti che “l’azienda sia un sistema sociale” e che il cambiamento debba avvenire nel rispetto delle persone e, nel caso specifico, all’interno dello spirito cooperativistico che caratterizza le banche di credito cooperativo.

Comunicazione First Cisl Credito Cooperativo

Allegato:   documento “Iccrea-Sinergia”