Guardiamo al futuro, oltre vecchie logiche e posizioni precostituite

Di seguito, “Guardiamo al futuro, oltre vecchie logiche e posizioni precostituite”, il documento a firma Coordinamento CooperFirst.

“Non Performing Loans (NPL) e Garanzie sulla cartolarizzazione delle sofferenze (Gacs) sono due punti inseriti nel documento presentato da Federcasse, in rappresentanza del Credito Cooperativo italiano, in occasione di una sessione di “Progettiamo il Rilancio” (cd. “Stati Generali”).

In particolare, la proposta per la definizione di “un quadro di incentivi alle banche per favorire la gestione interna dei crediti deteriorati (NPL) delle PMI e delle famiglie al fine di favorirne la ristrutturazione; la costituzione di “veicolo/i nazionale/i” (con eventuale partecipazione pubblica) per l’acquisto dei crediti deteriorati (NPL) al valore economico; la conferma e stabilizzazione nel medio termine delle GACS.”

Suggerimenti utili e interessanti ma certamente non nuovi.

Infatti, il tema era stato trattato nel “Documento di Sistema”, presentato già nel 2014 dal comparto delle Bcc ex Fiba, che, oltre a una riflessione circa la Riforma, presentava un articolato approfondimento in merito ai c.d. “crediti deteriorati”, in grado di assicurare una corretta gestione di tutte le poste economiche negative garantendo, al contempo, solidità economica alle Bcc e tenuta responsabile dei livelli occupazionali

L’importanza del problema è evidenziata anche nel “punto 4” di “AdessoBanca! Manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro“ di Cisl e First Cisl – dal titolo  “Per dare valore agli NPL e  combattere speculazioni e abusi” – che indica quali soluzioni:

  • la defiscalizzazione degli utili di società costituite da vari soggetti sociali ed economici (banche, fondazioni, imprese e loro associazioni, fondi per lo sviluppo, dipendenti) per l’acquisto degli NPL al loro valore effettivo, allo scopo di gestire in modo paziente il recupero dei crediti e di evitare dissesti nelle banche, aiutando famiglie e imprese in difficoltà e smascherando le truffe e gli abusi;
  • l’assegnazione di quote di partecipazione nelle banche cedenti ai soggetti sociali ed economici aderenti alle società di gestione degli NPL;
  • l’applicazione del contratto bancario al personale delle società di recupero degli NPL.

Una condivisione di intenti, seppur tardiva, che adesso deve rivelare la sua efficacia nella ricerca di un percorso in grado di affrontare e trovare soluzioni.

Un obiettivo comune che non può prescindere da un confronto chiaro e trasparente, aperto alla “partecipazione” di tutti gli stakeholders interessati, senza pregiudizi o posizioni predeterminate.

La complessità dell’argomento necessita la rivisitazione di consolidati paradigmi interni al credito cooperativo che la realtà, in un mondo in continua evoluzione, ha di fatto reso anacronistici.

In questo particolare contesto, in cui la pandemia ha amplificato le problematiche relative al mondo del lavoro, le relazioni industriali con la controparte aziendale sono diventate determinanti per regolare l’evoluzione della crisi sanitaria; al riguardo, sono stati sottoscritti protocolli e accordi per la garanzia economica e la tutela della salute dei lavoratori.

La “rinnovata centralità per la contrattazione sindacale” espressa da Federcasse, forse sorprendente nel merito, identifica la collaborazione e il fondamentale lavoro di sintesi svolto sull’emergenza Covid-19, fra parti che spesso sono intese come contrapposte a prescindere.

Il titolo dell’Accordo del 9 giugno scorso, “Emergenza sanitaria nazionale Covid-19. Tutela del lavoro, della famiglia, delle fragilità.”, dovrebbe esserne un esempio.

Non un semplice esercizio lessicale come potrebbe apparire ma un progetto, un percorso nuovo che, all’interno del credito cooperativo, è possibile intraprendere nell’interesse di quel “bene comune” tanto spesso annunciato e altrettanto difficilmente praticato.

Come First Cisl Credito Cooperativo siamo pronti a cogliere questa “novità” e a promuovere azioni e momenti di confronto: leale, responsabile e, soprattutto, costruttivo.

Il tempo che ci attende è un tempo nuovo, che ci vedrà impegnati ad affrontare importanti materie quali, a breve, il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei dirigenti e, in rapida successione, anche quello riferito ai quadri direttivi e alle aree professionali.

Tematiche fondamentali per il credito cooperativo che vanno ad integrarsi con la necessaria riflessione circa gli Enti Bilaterali di settore capace di sostenere un modello di crescita sostenibile e socialmente inclusiva.

E’ ormai giunto il momento di approfondire i diversi equilibri che si sono consolidati nel tempo, senza posizioni predefinite, andando oltre vecchie logiche superate ormai dagli eventi.

La posta in palio è la ripartenza dell’intero Paese, dei suoi lavoratori, delle loro famiglie e di tutti noi.”

Comunicazione First Cisl Credito Cooperativo

Allegato:   documento “Guardiamo al futuro, oltre vecchie logiche e posizioni precostituite”