Merlini, serve un progetto che guardi al futuro

“Con la nascita quest’anno di due gruppi bancari cooperativi ha preso avvio la riforma del comparto varata nel 2016 per rafforzare la solidità complessiva della categoria, mantenendone la natura mutualistica. I nuovi gruppi dovranno mirare a conciliare i benefici della vicinanza e della conoscenza che le singole banche hanno nei confronti delle imprese locali con l’efficace sfruttamento di sinergie di costo, così da incrementare la redditività e la capacità di fare ricorso al mercato quando necessario; l’impegno su questi fronti deve essere massimo”.

Da questo breve passaggio tratto dalle “Considerazioni finali” del Governatore Ignazio Visco, nella “Relazione annuale” di Banca d’Italia, si evince chiaramente la necessità che la “natura mutualistica” delle Banche di credito cooperativo deve mantenere e, forse, assumere all’interno dell’intero settore una centralità di movimento, rivolta alle esigenze locali di famiglie e imprese che, nella loro specificità, si rivolgono a un mercato finanziario di più ampio respiro.

“Conciliare i benefici della vicinanza con la conoscenza delle realtà locali – commenta Pier Paolo Merlini, segretario nazionale First Cisl con delega sulle Bcc – costituirà il valore aggiunto dei nuovi Gruppi che si sono costituiti. Obiettivo che potrà essere raggiunto con la partecipazione di tutte le parti in campo, senza pregiudiziali e con la consapevolezza che il salto di qualità necessario presuppone la volontà di sapersi mettere in gioco, ovvero essere capaci di rinnovarsi nel solco della tradizione mutualistica. L’avvio, al momento, appare ancora confuso: ognuno sembra voler consolidare le proprie posizioni, radicate nel tempo, in assenza di un progetto che deve necessariamente guardare al futuro. Come First Cisl siamo impegnati a creare le condizioni per cui il sistema del credito cooperativo si ricomponga in un soggetto che non sia esclusivamente finanziario, ma un punto di riferimento per famiglie, imprese e per il Paese. Un vero e proprio cambio di mentalità basato su nuove e condivise relazioni sindacali, in cui i due nuovi Gruppi – conclude Merlini – sappiano essere la sintesi necessaria delle mutate esigenze, sia del mercato che dei lavoratori”.

“Il contesto attuale – commenta Giovanni Sentimenti, referente nazionale Cooperfirst – impone che temi quali welfare contrattuale, organizzazione aziendale e del lavoro siano gli argomenti da porre al centro del dibattito, affinché il credito cooperativo conservi la sua caratteristica sostenibilità sociale. Noi siamo pronti”.

Comunicazione First Cisl Credito cooperativo

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