IL WELFARE AZIENDALE NELLA LEGGE DI BILANCIO 2020
La Legge di Bilancio 2020 non ha introdotto novità sostanziali in merito al welfare aziendale.
Infatti, sono stati effettuati solo piccoli interventi all’articolo 51 del T.U.I.R. (principale riferimento normativo per le nostre trattative aziendali sul welfare che definisce la composizione del reddito da lavoro dipendente e il suo trattamento fiscale).
Gli interventi riguardano il trattamento dei buoni pasto e delle auto aziendali.
LE NOVITÀ SU BUONI PASTO E AUTO AZIENDALI
Utilizzo e tassazione dei Buoni pasto
La “manovra” prevede un innalzamento del limite di esenzione fiscale del ticket elettronico da 7€ a 8€ e, contestualmente, una riduzione della deducibilità del cartaceo da 5,29€ a 4€. [Articolo 1, comma 677 del testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale].
Veicoli aziendali concessi in uso promiscuo ai dipendenti
Il testo approvato definisce una nuova tassazione correlata ai valori di emissione di anidride carbonica. All’aumentare dei valori, aumenterà il reddito figurativo. Le nuove regole si applicheranno dal 1° luglio 2020 e solo ai veicoli di nuova immatricolazione. [Articolo 1, comma 63 del testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale].
CONVERSIONE IN WELFARE AZIENDALE DEI PREMI DI RISULTATO
Non sono state apportate modifiche per quel che riguarda i Premi di Risultato aziendali e gli eventuali incentivi previsti in caso di conversione in welfare aziendale.
Come l’anno scorso il lavoratore potrà decidere in autonomia di convertire in welfare il premio di produttività se vi è un accordo di secondo livello che lo consente.
Le attuali regole prevedono che sia possibile convertire in welfare eventuali importi erogati a fronte di aumento della produttività fino ad un massimo di 3.000€ (in alternativa all’erogazione in contanti con aliquota al 10%) se è stato sottoscritto un accordo fra aziende e sindacati che lo consente.
Il welfare aziendale rappresenta uno dei principali strumenti di riduzione degli impatti fiscali in presenza di un aumento della produttività aziendale. Consente ai dipendenti di ottenere un beneficio diretto ma anche alle aziende di ottenere un vantaggio fiscale che può essere redistribuito con strumenti mirati per rispondere a bisogni collettivi o individuali della popolazione aziendale che esprime maggiori bisogni sociali.
Comunicazione First Cisl Credito Cooperativo
Roma, 25 gennaio 2020 Coordinamento CooperFirst