In data 8 ottobre 2019, Organizzazioni sindacali e i vertici aziendali di Cassa Centrale Banca e Cassa Rurale Val di Non hanno sottoscritto un accordo che consente “di attivare le prestazioni straordinarie, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1, lett. b), del Decreto Interministeriale del 20 giugno 2014 mediante l’erogazione, in forma rateale, di assegni straordinari per il sostegno al reddito e versamento della contribuzione correlata nei confronti del personale coinvolto nel processo di agevolazione all’esodo”.
L’accordo definisce l’esodo volontario di complessive 8 risorse – che maturino la pensione ex Legge 92/2012 (cd. Fornero) entro il 31/12/2025. – di cui: 4 entro il 31.12.2020; 3 entro il 31.12.2021 e 1 entro il 31.12.2022. A fronte delle uscite programmate, la Banca “si impegna ad assumere o a trasformare i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, n° 5 (cinque) persone, di cui 2 entro il 31/12/2019 e 3 entro il 31/12/2020 … inoltre, salvo l’avvio di eventuali futuri processi aggregativi o disposizioni derivanti dalla Capogruppo in ordine alla modifica dell’assetto organizzativo in generale, [si impegna] ad assumere con contratto a tempo indeterminato o a trasformare i contratti a termine, almeno 3 (tre) ulteriori persone entro il 31.12.2022”.
A tutti coloro che aderiranno all’operazione, l’Azienda garantirà l’applicazione delle condizioni bancarie riservate al personale in servizio oltre “al pagamento della quota relativa all’iscrizione alla Cassa Mutua, alla LTC per il periodo di intervento del Fondo di Solidarietà ed in ogni caso fino all’accesso alle prestazioni pensionistiche”.
“Un accordo in linea con il piano industriale e con il progetto di efficientamento che si è concretizzato su basi volontarie. Da sottolineare come l’inserimento di 8 nuove risorse – commenta Alberto Giordano, della Delegazione trattante First Cisl CCB – potrà garantire un positivo ricambio generazionale”.
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