Il 14 maggio 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’ultimo decreto attuativo della legge delega in materia di disabilità (L. n. 227/2021) approvato definitivamente dal Governo ad aprile 2024.
Il decreto n. 62/2024, denominato Decreto Disabilità, introduce importanti novità relative alla L.104/92, il principale riferimento normativo vigente in Italia in tema di disabilità/invalidità.
La nuova normativa è entrata in vigore il 30 giugno 2024, con alcune disposizioni applicabili dal 10 gennaio 2025.
Di seguito le principali novità con particolare riguardo alle modifiche intervenute.
Gli obiettivi
Il nuovo decreto mira a ridefinire la condizione di disabilità, riformare le procedure di accertamento delle diverse forme di invalidità e promuovere una valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del Progetto di Vita Individuale e Personalizzato.
La riforma mira a semplificare le procedure di riconoscimento dell’invalidità, garantire una valutazione accurata e personalizzata delle condizioni di disabilità e promuovere una maggiore integrazione sociale e lavorativa.
Le modifiche alla L.104/1992
Le principali modifiche riguardano l’articolo 3 della L.104/1992, che definisce chi ha diritto alle agevolazioni previste dalla legge.
Ecco in tabella il confronto tra vecchie e nuove disposizioni:
Testo vigente | Testo modificato dal Decreto Disabilità | |
Art.3, comma 1 | È persona handicappa colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione | È persona con disabilità chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all’esito della valutazione di base |
Art.3, comma 2 | La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla natura e alla consistenza della minorazione, alla capacità complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie riabilitative | La persona con disabilità ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla necessità di sostegno o di sostengo intensivo, correlata ai domini dell’ICF, individuata all’esito della valutazione di base, anche in relazione alla capacità complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie. La necessità di sostegno può essere di livello lieve o medio mentre il sostegno intensivo è sempre di livello elevato o molto elevato |
Art.3, comma 3 | Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici | Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, il sostegno è intensivo e determina priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici |
Valutazione di Base
La condizione di disabilità, come definita dal nuovo decreto, è accertata tramite una valutazione di base che si svolge in un’unica visita collegiale. Il processo di valutazione si conclude entro 90 giorni dalla ricezione del certificato medico introduttivo, con tempistiche ridotte per patologie oncologiche (15 giorni) e minori (30 giorni).
Prevista anche l’eliminazione delle visite di rivedibilità per semplificare il sistema di accertamento dell’invalidità civile.
Riconoscimento della condizione di disabilità
Il riconoscimento della condizione di disabilità porta all’acquisizione di una tutela proporzionata al livello di disabilità, con priorità per le necessità di sostegno intensivo. Questo include prestazioni volte a favorire l’inclusione scolastica e lavorativa.
Competenza esclusiva INPS
Dal 1° gennaio 2026, la gestione del procedimento per la valutazione di base sarà esclusiva competenza dell’INPS, tramite le Unità Valutative di Base. Le commissioni per l’accertamento della disabilità saranno composte da medici e professionisti sanitari con specifiche competenze in materia di disabilità.
Il Progetto di Vita
Una delle novità più rilevanti è l’introduzione del Progetto di Vita Individuale, Personalizzato e Partecipato. Questo progetto mira a realizzare gli obiettivi personali della persona disabile, migliorando le condizioni di vita e favorendo l’inclusione sociale. La commissione, al termine della valutazione di base, informerà la persona interessata della possibilità di elaborare questo progetto.
Accomodamento ragionevole
Di particolare interesse, anche per le sue implicazioni rispetto all’ambito lavorativo, è contenuta nel comma 3 del nuovo art. 5-bis in cui si stabilisce che “la persona con disabilità, l’esercente la responsabilità genitoriale in caso di minore, il tutore ovvero l’amministratore di sostegno se dotato dei poteri ha la facoltà di richiedere, con apposita istanza scritta, alla pubblica amministrazione, ai concessionari di pubblici servizi e ai soggetti privati l’adozione di un accomodamento ragionevole, anche formulando una proposta”.
L’accomodamento ragionevole è un concetto fondamentale che si riferisce a tutte le modifiche e adattamenti necessari e appropriati, che non comportano un onere sproporzionato o eccessivo, per garantire che le persone con disabilità possano godere e esercitare, su base di uguaglianza con gli altri, tutti i diritti umani e le libertà fondamentali.
In pratica, l’accomodamento ragionevole può includere, ad esempio:
- Modifiche Ambientali: Adattamenti fisici negli edifici, come rampe, ascensori, bagni accessibili e adeguamenti negli spazi di lavoro o studio.
- Modifiche Procedurali: Cambiamenti nelle procedure e nei regolamenti per facilitare l’accesso ai servizi, come la possibilità di utilizzare assistenti personali, interpreti o ausili tecnologici.
- Modifiche nei Tempi e nei Metodi di Lavoro o Studio: flessibilità negli orari, telelavoro, part-time, pause aggiuntive, e modalità di esecuzione delle attività lavorative o didattiche.
- Ausili Tecnologici: Fornitura di dispositivi tecnologici e software che facilitano l’accesso all’informazione e alla comunicazione per persone con disabilità sensoriali o cognitive.
- Formazione e Sensibilizzazione: Programmi di formazione per il personale e campagne di sensibilizzazione per promuovere la comprensione e l’inclusione delle persone con disabilità.
L’obiettivo dell’accomodamento ragionevole è eliminare o ridurre le barriere che impediscono alle persone con disabilità di partecipare pienamente alla vita sociale, economica, culturale e politica. Questo concetto è sancito anche dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia, che obbliga gli Stati membri ad adottare misure appropriate per garantire l’uguaglianza di opportunità e la non discriminazione.
Comunicazione
First Cisl
Milano Metropoli