FERIE 2020

In data 12 novembre, visto “l’invito” fatto ai colleghi di filiale di pianificare le ferie residue dell’anno in corso entro il 6 gennaio 2021 e visto l’evolversi della pandemia, abbiamo chiesto all’azienda di poter prorogare i termini di fruizione a fine marzo 2021.

Questo per agevolare tutti i lavoratori che si trovano a dover conciliare vita familiare e attività lavorativa in un momento complesso quale quello attuale.

L’azienda prontamente ha risposto rifiutando tale richiesta portando a supporto di tale diniego quanto segue:

  • invito dei vari interventi governativi alla fruizione di ferie e permessi;
  • concessione al dipendente di un lasso di tempo di 10 mesi (Aprile 2020 – Gennaio 2021) per organizzare le proprie ferie;
  • diritto di fruizione delle ferie da parte del personale dipendente da concordare con il datore di lavoro tenuto conto degli interessi del prestatore e delle esigenze organizzative e produttive aziendali;
  • calo dell’attività lavorativa a seguito del recente DPCM del 3 novembre 2020 che ha portato a sollecitare la pianificazione delle ferie fino a gennaio 2021 partendo dal presupposto che, statisticamente, la maggior parte dei dipendenti utilizza il proprio monte ferie nel periodo compreso fra Natale e l’Epifania.

Precisiamo che:

  • quanto scritto su questo argomento nei vari DPCM è un forte invito ma non è un obbligo;
  • il calo dell’attività lavorativa non è per noi ragione sufficiente per obbligare al veloce smaltimento delle ferie;
  • non reputiamo necessario ridurre il tempo di fruizione delle ferie dal 31/01/2021 al 6/01/2021.
  • neanche in una situazione quale quella legata all’emergenza Covid esistono possibilità di deroghe a quanto previsto dal CCNL.

Trattandosi di una fruizione nel 2021 al massimo di un 20% delle ferie maturate nel 2020 (ricordiamo che nell’anno siamo obbligati a pianificare almeno l’80%) restiamo perplessi per il mancato accoglimento della nostra richiesta.

Ricordiamo che già nella prima ondata della pandemia alcuni colleghi, a tutela della loro salute, si sono trovati nella condizione di dover usare giorni di ferie.

Segnaliamo, inoltre, le pressioni esercitate da alcuni responsabili che, con toni imperativi e impositivi, obbligano i colleghi alla pianificazione dei giorni residui: questo atteggiamento, che va oltre il legittimo invito, compromette il clima lavorativo e non è accettabile.

L’obbligo di mettere per iscritto, in questo periodo, la richiesta di fruizione di giorni di ferie sicuramente va incontro alle esigenze organizzative e produttive aziendali ma non tiene in considerazione le necessità del lavoratore.

Chiediamo all’azienda di rivedere la sua posizione.