COMPASS NO SMART WORKING AI DIPENDENTI

Nonostante la altre aziende del settore abbiano prontamente comunicato ai loro dipendenti la direttiva di lavorare in smart working, in Compass NO, tutto ciò non avviene.

I sindacati, già da domenica si sono prontamente rivolti all’azienda chiedendo urgente incontro al fine di valutare insieme le misure preventive da adottare in questa particolare circostanza. Chiedendo supporto e misure per i colleghi che lavorano al front office in filiale e per tutti i lavoratori di sede (Milano) per i quali ci sarebbe stata la possibilità di lavorare in Smart Working.

La risposta dell’azienda è arrivata solamente ieri. Non hanno intenzione di incontrarci in quanto non ritengono la situazione richieda tale incontro ma chiedono a tutti di attenersi alla comunicazione inviata da Group HR – Safety and Physical Security.

A loro dire le misure di sicurezza adottate sono pienamente rispettose delle direttive emanate dall’OMS e dall’Ordinanza del Ministero della Salute, sia in ordine alla gestione delle attività lavorative ed eventuali assenze e precisano che l’art. 3 del decreto presidenziale (che abbiamo richiesto di rispettare) non prevede un obbligo in capo alle società di estensione automatica del lavoro agile a tutto il personale dipendente, ma la possibilità di applicazione senza la formalizzazione di un accordo fra lavoratore e datore di lavoro.

Va da se che quindi, solamente per questa settimana, ci sarà la possibilità di lavorare in SW solamente a quei colleghi che già ricorrono a tale modalità di lavoro. cioè praticamente nessuno.

Ricordiamo che l’azienda in data 10 dicembre 2019 ha firmato, ai sensi del Protocollo WorkLife Balance siglato il 29.11.2017, l’estensione dello SmartWorking ad altre Direzioni Aziendali e, nello specifico in 2 ulteriori unità organizzative entro e non oltre il 30.04.2020.

La misura adottata in giornata è quella della foto: il camper per la visita oculistica!

Contrariamente alle dichiarazioni rilasciate (vedi comunicazioni Gruppo Mediobanca) non emerge la volontà dell’azienda di attivare le condizioni necessarie per agevolare il lavoro da remoto.