Diamo luce al futuro! Convegno a Rende sul fare banca ai tempi del Covid

Nella Sala “De Cardona” della Bcc Mediocrati a Rende (Cs) si è tenuto un convegno organizzato da First Cisl Cosenza, dal titolo “Diamo Luce al Futuro”, nel quale si è discusso degli impatti della pandemia sul settore bancario, in particolare della diffusione dei sistemi di digitalizzazione e del loro impatto sull’organizzazione del lavoro e sui clienti.

I lavori sono stati aperti dal segretario del territorio di Cosenza, Mario Via, che sottolineato come la digitalizzazione oltre a cambiare il modo di fare banca abbia ridotto in modo significativo il numero degli sportelli sul territorio. Questo aspetto rappresenta una rivendicazione importante per il sindacato confederale – ha detto il segretario della Ust Cisl di Cosenza, Giuseppe Lavia – che ha fatto battaglia anche per mantenere aperto un Atm su territori completamente scoperti.

Il tema è stato poi affrontato dal sottosegretario agli Esteri, On. Benedetto Della Vedova che nel suo intervento in collegamento video ha evidenziato come l’Italia sia solo al 25° posto in Europa per digitalizzazione, per cui il Pnrr può offrire un’occasione importante per rendere competitivo il nostro Paese, a patto però che ognuno faccia la propria parte, a partire dalle banche.

L’impatto della digitalizzazione sull’organizzazione del lavoro e sulla clientela è stato affrontato nei loro interventi dal prof. Francesco Saverio Sesti dell’Università Tor Vergata di Roma, dal dott. Giampiero Marigliano, dal prof. Franco Rubino dell’Unical e da Stefania Chimenti, presidente del Club Giovani Soci Bcc.

Nel suo intervento, Marco Lai, responsabile area giuslavoristica del Centro Studi Cisl di Firenze, ha evidenziato gli aspetti più controversi dello smart working, dalla necessità di un inquadramento contrattuale nuovo al diritto alla disconnessione, alla necessità di regolamentare la separazione dei tempi lavoro/casa che diventano impalpabili. In considerazione, ovviamente, sull’impatto che può avere il fenomeno sulle retribuzioni dei lavoratori.

Il vicedirettore della Bcc Mediocrati, Stefano Morelli, ha poi parlato del ruolo determinante delle Bcc che, in questo periodo di pandemia non hanno di certo arretrato, anzi rilanciato, tenendo aperte al pubblico le filiali e in alcuni casi aprendo anche nuovi sportelli. Il tutto nello spirito sociale che anima le Bcc le quali sono le poche banche che investono sul territorio tutta la raccolta effettuata.

Il segretario generale nazionale di First Cisl, Ricardo Colombani, ha concluso i lavori con un intervento che, partendo da tutti i temi trattati dai vari relatori, ha descritto un percorso sinergico tra innovazione del sistema del credito, welfare, tutela del lavoro e dei lavoratori con un occhio rivolto alla contrattazione ed alla semplificazione degli assetti degli istituti bancari.

«Durante la pandemia – ha detto Riccardo Colombani – il sistema bancario ha dimostrato la sua centralità. Sarà così anche per quanto riguarda il Pnrr appena promosso da Bruxelles: gli investimenti pubblici andranno accompagnati da nuovi investimenti privati, che dovranno essere sostenuti anche dal credito. Le banche saranno chiamate inoltre a fornire assistenza alle tante piccole e medie imprese che non hanno le competenze per elaborare una vera pianificazione finanziaria. Il digitale ci ha permesso di non fermarci durante l’emergenza ed è indispensabile per una crescita sostenibile e inclusiva».