BPER Banca, le assemblee in Calabria approvano a maggioranza gli accordi su pendolarismo e inquadramenti

Anche in Calabria si sono tenute le assemblee dei lavoratori BPER Banca, per discutere e votare due importanti ipotesi di accordo, frutto di quasi due anni di lunga e difficile trattativa con il Gruppo, riguardanti le indennità di pendolarismo ordinario per tutti i lavoratori, e gli inquadramenti previsti per le nuove figure professionali originate dal nuovo modello distributivo, “Footprint”, adottato in seno al Piano Industriale 2015-2017.
Le assemblee si sono tenute a Rende (CS), Corigliano Calabro (CS), Catanzaro, Gioia Tauro (RC), Vibo Valentia e Crotone, ed hanno visto una grande partecipazione dei lavoratori che ha approvato a larghissima maggioranza (95%) i due accordi.
“Esprimiamo grande soddisfazione – hanno affermato Tommaso Perri ed Emilio Verrengia, rispettivamente segretario della SAS di Complesso di BPER Banca e segretario generale aggiunto della SAS del Gruppo BPER, nonché referenti del coordinamento BPER Mezzogiorno – anzitutto per la straordinaria presenza dei colleghi, e poi per l’esito largamente positivo della votazione, che evidenzia come i lavoratori abbiano valutato positivamente il lavoro da noi svolto in questi lunghi e difficili mesi di trattative.
Come spesso accade in trattative di questo tipo, non tutte le istanze sindacali hanno trovato accoglimento negli accordi, e fra queste, purtroppo, proprio alcune che stavano particolarmente a cuore alla nostra sigla; fra tutte quelle sulla figura dei “vicari” di filiale alla quale l’Azienda non ha voluto riconoscere la qualificazione professionale e gli inquadramenti che noi avevamo richiesto ma solo una indennità di funzione.
D’altra parte siamo felici che, grazie a questi accordi, molti lavoratori che non ricevevano alcun ristoro economico per la loro condizione di pendolarismo, in quanto non rientranti in accordi specifici, finalmente otterranno una indennità connessa alla tratta chilometrica percorsa quotidianamente.
Allo stesso modo, le nuove figure professionali derivanti dal nuovo modello “Footprint” -gestori, coordinatori, e le nuove figure manageriali collegate alle nuove tipologie di filiali (hub, spoke e branch) – finalmente avranno ben chiaro il proprio percorso professionale e di inquadramento commisurato, nel caso di gestori e coordinatori, alla permanenza nel ruolo. Si tratta di un risultato particolarmente apprezzabile in un momento storico di grande incertezza nel sistema bancario, dove all’orizzonte appaiono piuttosto forme contrattuali dinamiche e flessibili, per cui una “cristallizzazione” di percorsi di carriera ed inquadramenti è da ritenersi un risultato davvero apprezzabile, che però non ci ha impedito, già all’indomani dell’approvazione dei due accordi, di rimettere sul tavolo aziendale le questioni parzialmente o del tutto ancora irrisolte.
Non abbandoniamo, infatti, la possibilità di migliorare ulteriormente, nelle prossime occasioni di trattativa, gli inquadramenti e le indennità ottenuti, come non abbandoniamo la volontà di dare maggiore dignità e spessore professionale ai Vicari.
Riteniamo insufficienti gli investimenti adottati dall’Azienda in termini formativi rispetto alla rivoluzione organizzativa messa a regime e riteniamo di dubbia legittimità, rispetto alle vigenti normative, non riconoscere le indennità di sostituzione in assenza dei preposti.
Ma la battaglia che maggiormente ci impegnerà nei prossimi mesi sarà quella di fare rispettare alla Banca i numeri del dimensionamento degli organici troppo spesso non in linea con quelli che il nuovo modello organizzativo prevedrebbe sulla rete”.