Carissime e carissimi, l’azienda ci ha comunicato che dal mese di giugno i responsabili di funzione non parteciperanno più alla sperimentazione smart working. Tale scelta è un palese passo indietro e per questo esprimiamo la nostra contrarietà a questa decisione assunta unilateralmente e senza alcun confronto preventivo con le Rappresentanze sindacali aziendali.
Rammentiamo che fino ad aprile erano circa 250 i colleghi coinvolti nello smart working. A seguito di trattativa con l’azienda nei mesi di aprile e maggio, erano stati coinvolti ulteriori 110 colleghi circa, portando il numero totale a circa 360.
Rimanevano comunque esclusi dalla sperimentazione dello smart working circa 160 dipendenti, e con questa posizione assunta dalla direzione circa altri 40 colleghi non parteciperanno più allo smart working.
Questa direzione intrapresa dall’azienda ci preoccupa sia per quanto sta ponendo in essere, sia per le prospettive future.
Abbiamo chiesto all’azienda quali fossero gli intendimenti per la restante parte di popolazione aziendale, sia quella attualmente coinvolta nella sperimentazione sia quella esclusa, ma siamo ancora in attesa di ricevere una risposta concreta.
In merito alle ragioni, siamo stati informati dalla Direzione risorse umane e sostenibilità che si sarebbero evidenziati problemi nella formazione del personale neoassunto e che i progetti in fase di esecuzione subirebbero dei rallentamenti, stante l’assenza di una corretta organizzazione.
A tale proposito, riteniamo che le argomentazioni dell’azienda non siano condivisibili, sia perché la gestione del lavoro in presenza o da remoto è un indice di corretta organizzazione del lavoro, sia perché il rientro in sede coinvolge anche i responsabili di funzione che non hanno progetti in corso né nuovo personale da formare.
Ricordiamo che nel bilancio di sostenibilità del 2022 l’azienda ha evidenziato l’importanza del benessere aziendale e che si sono intensificate le riunioni della Commissione paritetica sullo smart working per i temi legati alla conciliazione vita/lavoro.
L’ultima scelta intrapresa dall’azienda abbinata all’importante numero dei colleghi mai entrati nello smart working, ci pare siano in antitesi con la conciliazione vita/lavoro, quale elemento primario del benessere aziendale per tutti i collaboratori.
Il lavoro agile è ormai una modalità di svolgimento della prestazione lavorativa che non solo agevola ampiamente la conciliazione vita/lavoro ma è diventata parte integrante del settore assicurativo, come anche il protocollo Ania che ne sottolinea l’importanza.
Vi terremo aggiornati.
6 giugno 2023
First Cisl – Fisac Cgil – Fna – Snfia
Rappresentanze sindacali aziendali
Vittoria Assicurazioni
Il comunicato delle Rappresentanze sindacali First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia di Vittoria Assicurazioni
