Il Gazzettino, piccole imprese resistono, le banche ricreino fiducia e rapporti

Nel Veneto il territorio ha perso alcune delle sue banche. Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono passate ad Intesa Sanpaolo. “Il Gazzettino”, nella sua edizione di Treviso, rilancia il tema del credito ed il servizio erogato in favore delle comunità. “Quando piccolo è bello. Alle nostre imprese servono i legami”. Questo il titolo del quotidiano che rilancia le considerazioni del segretario provinciale di First Cisl Belluno-Treviso, Massimiliano Paglini: “C’è ancora bisogno di banche di territorio. Ovvero di banche radicate, vicine alle famiglie e alle imprese di una certa realtà. Perché siamo un paese con un tessuto produttivo di piccole e medie imprese ed è dunque ancora necessario avere banche delle stesse dimensioni”.

“Assistiamo più che altro a sostituzioni di sportelli, piuttosto che a una ripresa vera e proprio dello sviluppo del sistema – rimarca Paglini -. I grandi gruppi bancari ovunque stanno chiudendo agenzie fisiche e indirizzandosi sulla tecnologia”.

Come una vicenda ancora aperta continuano a richiamare l’attenzione le considerazioni sulla Bpvi e su Veneto Banca. “Le trasformazioni organizzative – scrive Il Gazzettino – coinvolgono anche gli addetti del settore: circa 1.500 occupati in meno in provincia, oltre 40mila su scala italiana, dove l’organico complessivo è sceso al di sotto delle trecentomila unità. L’integrazione di Veneto Banca e Popolare di Vicenza è ormai a regime: scivolati verso il prepensionamento i dipendenti delle ex venete (circa 300 persone nel Trevigiano), entro il prossimo giugno si completeranno anche le uscite degli addetti già in forza nel gruppo torinese, rientrati nel piano di riorganizzazione. Così come si dovranno compiere altri accorpamenti di filiali”.