Il Nuovo Quotidiano di Puglia rilancia il tema della desertificazione bancaria alimentato report dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della fondazione Fiba. Le edizioni di Brindisi, Lecce e Taranto rispettivamente titolano: “Addio Banche. Persi 35 sportelli in dodici anni: e ora è allarme desertificazione”, “Addio Banche. Un comune su 4 senza sportelli: a Lecce sei quartieri senza Atm” e “Addio Banche. Chiudono sportelli e agenzie. In cinque anni perse 26 sedi”.
“Un comune pugliese su quattro – si legge sull’edizione brindisina – non ha sportelli bancari. Brindisi e provincia rispetto alle altre realtà è quella che sta meno peggio insieme con Barletta Andria Trani (Bat) in questa classifica dei disservizi. Questo il dato della statistica diramata dall’Osservatorio sulla desertificazione bancaria promosso dalla First Cisl (…) aggiornato al giugno del 2023, secondo i numeri elaborati da Banca d’Italia, Istat ed Eurostat (…) Le conseguenze concrete ricadono sugli utenti: spostamenti da un quartiere ad un altro per andare in banca, file più lunghe e tempi di attesa ai front office ed agli sportelli bancomat. Disagi soprattutto per chi non ha l’app della sua banca sul telefono, per questioni anagrafiche o per poca dimestichezza con la tecnologia informatica. Soffrono anche le piccole aziende perdendo il rapporto diretto con il bancario di fiducia”.
Come riporta ancora l’edizione di Brindisi de il Nuovo Quotidiano di Puglia “L’Osservatorio ha anche stilato due classifiche dalla migliore alla peggiore, dalla meno desertificata alla più desertificata, relative agli indicatori di desertificazione bancaria su base provinciale in Puglia: la prima, quella parziale (che fa riferimento a comuni con un solo sportello), vede Brindisi a metà classifica tra Barletta-Andria-Trani (in testa) e Lecce (fanalino di coda), mentre quella assoluta (riferita a comuni privi di sportelli) la vede in prima posizione a pari merito con Bat. Brindisi e provincia totalizzano quarantanove punti nella prima graduatoria e quattro, il punteggio minimo, nella seconda, risultati che gli valgono rispettivamente il dodicesimo e il primo posto a livello nazionale, tra le centosette province italiane con meno sportelli. Resta altissimo il rischio di un notevole peggioramento. Partendo dal 2000, con 107 gli sportelli presenti nel territorio brindisino, il numero si dimostra in costante aumento fino al 2008 e al 2011 quando raggiunge quota 125. Da lì la netta flessione, peggiorata nel 2019 (novantasei) e nel triennio 2020-2022 (rispettivamente novantacinque, ottantanove e novanta)”.
Numeri incontrovertibili il cui risultato, come sottolinea il giornalista Alessio Pignatelli nel suo articolo, pubblicato dall’edizione di Taranto del quotidiano, è visibile nella provincia jonica dove “in cinque anni si sono persi 26 sportelli. Si è passati cioè da 146 presidi del territorio delle varie banche a 120. Un’emorragia che vede Taranto in prima fila: se nel 2017 erano presenti 54 sedi bancarie, a fine 2022 il numero è sceso a 40. E, ancora, ci sono realtà joniche che presentano uno o addirittura, sono del tutto sprovviste di sportelli bancari. Secondo la rielaborazione di First Cisl, dei primi dieci comuni pugliesi privi di sportelli due sono della provincia jonica: Carosino e Monteiasi. Con una sola filiale, invece, Pulsano, Leporano, San Marzano di San Giuseppe e Palagianello”.
Anche l’edizione leccese del quotidiano pugliese, a firma del giornalista Mattia Chetta, dettaglia che “secondo la rielaborazione di First Cisl (…) dei primi 10 comuni pugliesi privi di sportelli, 5 sono leccesi: Scorrano, Muro Leccese, Arnesano, Sogliano Cavour e Cursi. Oltre a riportare i dati, il Nuovo Quotidiano di Puglia sottolinea nei suoi articoli l’importanza sociale che hanno la banche, in ossequio al dettato costituzionale e quanto possano essere strategiche per sostenere le varie iniziative contemplate dal Pnrr.
Qui i dati di sintesi e i grafici descrittivi del fenomeno di desertificazione bancaria in Puglia
Qui tutti i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba