Nel primo trimestre del 2025 in Italia sono stati chiusi ben 95 sportelli bancari. Un dato allarmante, il peggiore inizio anno di sempre, che conferma l’avanzare della desertificazione bancaria e la crescente difficoltà di milioni di cittadini, famiglie e imprese ad accedere a servizi essenziali sul territorio.
A certificarlo è l’ultimo aggiornamento al 31 marzo 2025 dell’Osservatorio della Fondazione Fiba di First Cisl che evidenzia come la desertificazione bancaria si aggravi ulteriormente, lasciando oltre 4,6 milioni di cittadini senza accesso diretto a una filiale nel proprio comune. Una tendenza che colpisce in modo particolare le aree interne e i piccoli centri, dove il presidio bancario è spesso l’unico servizio essenziale rimasto.
«La situazione sarebbe peggiore – ha sottolineato il Segretario generale nazionale First Cisl Riccardo Colombani – se non vi fosse il presidio delle banche di credito cooperativo. In 9 dei 18 comuni parzialmente “desertificati” l’unico sportello rimasto appartiene ad una Bcc». Il leader dei bancari della Cisl ha poi evidenziato come sia «positivo che su questo tema si sia ormai diffusa una sensibilità trasversale alla società ed alla classe politica, che da ultimo ha consentito l’istituzione di un Osservatorio sulla desertificazione bancaria da parte della Regione Toscana».
I dati del 12° report elaborato dalla Fondazione Fiba di First Cisl sono stati ripresi da numerose testate giornalistiche nazionali, locali e di settore, a conferma dell’attenzione costante da parte dei media su un tema, centrale per First Cisl, che tocca da vicino milioni di cittadini, imprenditori e famiglie.
Le agenzie di stampa nazionali hanno dato ampio spazio al report cislino. Tra queste, Ansa ha titolato “First Cisl, nel primo trimestre chiusi 95 sportelli bancari”, mentre Askanews, Agi e Il Sole 24 Ore Radiocor hanno ribadito la gravità del fenomeno e l’importanza del presidio territoriale rappresentato dalle Bcc.
Diverse testate nazionali e specializzate hanno rilanciato i contenuti dell’indagine, fra le quali la Repubblica e La Stampa, che mettono in evidenza la portata delle chiusure, ed Avvenire che denuncia come altri comuni abbiano perso ogni forma di servizio bancario, rendendo ancora più evidente il rischio di esclusione finanziaria.
L’attenzione si concentra anche sul ruolo delle banche di credito cooperativo, come sottolinea Firstonline, insieme a testate del mondo sindacale e finanziario come Conquiste del Lavoro, che ha parlato di una vera e propria “fuga dai comuni”, Il Diario del Lavoro, Arena Digitale e SimplyBiz che riprendono l’analisi First Cisl nella sua completezza. Wall Street Italia riflette poi sull’impatto della desertificazione bancaria sulla crescita delle reti di consulenza finanziaria.
Anche dai territori arrivano conferme della preoccupazione. Ad esempio, Rai News Piemonte segnala che oltre il 60% dei comuni della regione sia ormai privo di sportelli. In Veneto, L’Arena e La Cronaca di Verona raccontano il disagio di oltre 22.000 cittadini rimasti senza accesso diretto ai servizi bancari. Anche Il Secolo XIX evidenzia un calo significativo degli sportelli attivi in Liguria.
Qui il 12° report dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl aggiornato al 31 marzo 2025
Qui tutti i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba