Colombani a Investire: un modello di consulenza aperto a tutela del risparmio. Non servono funzionari in incognito

Verificare la qualità e i livelli di servizio allo sportello con il “mistery shopping”. Banca d’Italia lancia l’iniziativa che non entusiasma il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani. Investire Magazine dedica un ampio servizio al convegno “La gestione etica del risparmio”,  organizzato dalla Fondazione Opera Giuseppe Toniolo, tenutosi il 16 ottobre Pisa, nell’Auditorium di Piazza Arcivescovado. Intervenendo ai lavori, scrive il mensile economico-finanziario, Colombani ha dichiarato: «Il risparmio non si tutela inviando dei funzionari della Banca d’Italia in incognito nelle banche. Il mistery shopping non può cogliere i veri problemi della relazione tra intermediari e clienti, rischia anzi di caricare un ulteriore peso sulle spalle dei lavoratori bancari, già sottoposti a pressioni commerciali che abbiamo denunciato in ogni sede. La tutela del risparmio dipende soprattutto dai modelli di consulenza».

“Il tasto dolente per il segretario generale – scrive ancora Investire Magazine – è la distribuzione da parte di banche e assicurazioni di prodotti della casa o di terze parti con le quali vengono scambiati degli incentivi”.

Per Colombani «quello oggi prevalente è su base non indipendente: banche ed assicurazioni distribuiscono solo prodotti finanziari di propria emissione o di partner commerciali con i quali scambiano degli incentivi. Il conflitto di interessi è dichiarato. Se il modello di consulenza fosse invece su base indipendente i risparmiatori avrebbero la possibilità di scegliere su un’offerta più ampia e di remunerare gli intermediari esclusivamente per il servizio. Senza la pratica degli incentivi, al centro ci sarebbe la relazione, non il prodotto. Risultato: meno casi di risparmio tradito, che in un passato recente hanno scosso la stabilità del sistema, e maggiore trasparenza. Finalmente troverebbe applicazione il principio secondo cui gli intermediari devono agire nel migliore interesse dei clienti».

Per  tutelare (…) il risparmio – sottolinea Investire Magazine – occorre quindi un intervento da parte della politica nazionale. Serve «un modello di consulenza aperto» rimarca il leader dei bancari della Cisl, che sia “(…) anche l’occasione di valorizzare realmente le competenze dei lavoratori e non va confuso con la figura del consulente finanziario indipendente. La Commissione europea ha tentato di introdurre il divieto di percepire incentivi nella direttiva Retail Investment Strategy, ma è stata stoppata, almeno per ora, dalle lobby dell’industria finanziaria. In attesa di capire quale sarà il testo definitivo, spetta quindi alla politica nazionale – ha concluso Colombani – sostenere il cambiamento se vogliamo tutelare efficacemente i risparmiatori ed utilizzare il risparmio al servizio della crescita».