Assicurazioni, dopo Eurovita anche il Governo pensa ad un Fondo di garanzia

Il caso Eurovita si è chiuso con un’operazione di salvataggio cui hanno partecipato le principali aziende del settore assicurativo. I risparmiatori, circa 400mila, che si erano visti bloccare il riscatto delle loro polizze, hanno tirato un sospiro di sollievo, ma si sono anche scoperti totalmente indifesi di fronte alla crisi di una compagnia assicurativa.

Ora il Governo pare intenzionato a risolvere il problema spingendo le compagnie a costituire, sull’esempio di quanto previsto per i depositi nel sistema bancario, un Fondo di garanzia con la finalità “di garantire la tutela degli assicurati, soprattutto nel ramo vita”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intervenendo all’Insurance Summit.

Si tratta di una proposta avanzata per prima da First Cisl, già nel momento in cui per Eurovita veniva disposta l’amministrazione straordinaria. L’introduzione di meccanismo di garanzia a tutela dei risparmiatori che investono sulle polizze vita del Ramo I, che dovrebbe basarsi sul vincolo di solidarietà tra le compagnie di assicurazione, così come avviene per il Fondo interbancario di tutela dei depositi, avrebbe il pregio, di fronte a nuovi casi come quello di Eurovita, di disinnescare una crisi di fiducia nel sistema potenzialmente molto pericolosa. Nei mesi scorsi un’analoga richiesta era venuta dalle associazioni dei consumatori.

Anche l’Ivass ha fatto proprio questo orientamento, come dimostra la relazione tenuta nel luglio scorso dal suo presidente, Luigi Federico Signorini, che ha chiesto esplicitamente di “considerare l’introduzione di un fondo di garanzia”.


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