Assicurazioni, raccolta diretta in calo nel 2022. Colombani: su polizze Vita Ramo I va introdotto meccanismo di garanzia

L’Ania ha pubblicato il report annuale con la classifica dei premi relativi alla raccolta diretta italiana nel 2022. 

In termini di settore riscontriamo una contrazione complessiva pari al 9,4% rispetto al 2021. Il dato è il risultato della riduzione della raccolta nel comparto Vita, pari al -14,3%, solo parzialmente compensata dal comparto danni, che registra un +6%. 

Nel Vita la riduzione della raccolta per il Ramo III (linked) è pari al -30,3%; più contenuto il decremento delle polizze Ramo I (-2,6%). Per una disamina più approfondita si rimanda alla nota precedente. 

In termini di classifica per premi raccolti (secondo l’albo dei gruppi Ivass), Generali mantiene la prima posizione. Segue il Gruppo Poste (4° nel 2021), il Gruppo Intesa Sanpaolo Vita (2° nel 2021), poi il Gruppo Allianz (3° nel 2021) e il Gruppo Unipol (5° anche l’anno scorso). Il cambiamento di classifica di Poste è da legarsi soprattutto alla “resilienza” mostrata (riduzione nella raccolta dell’1,8%) rispetto a Intesa Sanpaolo Vita e Allianz. Il Gruppo Unipol segna, invece, un +2,3%.

  Generali  (1° 2021)
  Gruppo Poste  (4°)
  Gruppo Intesa Sanpaolo Vita  (2°)
  Gruppo Allianz  (3°)
  Gruppo Unipol  (5°)

Confermati, in ogni caso, i Big Five del comparto assicurativo, che insieme rappresentano il 62,6% del settore assicurativo, mentre i primi 10 player raccolgono il 77,2% dei premi. 

“Il calo della raccolta ha colpito pesantemente le polizze unit linked, ma a preoccupare maggiormente, in realtà, è la flessione delle polizze vita Ramo I, soggette al regime di gestione separata – sottolinea il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani – Una tendenza, quest’ultima, che potrebbe aggravarsi nel corso del 2023, a causa della concomitanza di due fattori: l’aumento dei tassi, che potrebbe spingere i risparmiatori a riscattare le proprie polizze a caccia di rendimenti più alti, e la crisi di Eurovita, la compagnia controllata dal gruppo britannico Cinven, che ha spinto l’Ivass a decretare il blocco dei riscatti e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a disporne l’amministrazione straordinaria”.

“È la prima volta che in Italia un’assicurazione Vita si trova in una condizione simile. Ciò dovrebbe spingere l’autorità di vigilanza e gli attori del settore assicurativo – sostiene Colombani – ad immaginare una soluzione di sistema in grado di evitare, qualora si verificassero casi simili, una crisi di fiducia dei risparmiatori dagli effetti potenzialmente dirompenti. First Cisl ha quindi proposto l’istituzione di un meccanismo di garanzia sulle polizze Ramo I che – conclude – dovrebbe basarsi sul vincolo di solidarietà tra le compagnie di assicurazione, così come avviene per il Fondo interbancario di tutela dei depositi. I costi a carico delle aziende sarebbero in ogni caso contenuti, specie se confrontati con i benefici di lungo periodo derivanti dal rafforzamento della fiducia nel sistema”.

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