Eurovita, dopo First Cisl anche le associazioni dei consumatori chiedono il Fondo di garanzia

Il caso Eurovita ha messo a nudo i rischi che l’aumento dei tassi può comportare per le polizze vita Ramo I, da sempre considerate un investimento sicuro grazie al regime di gestione separata. Come si legge nel sito di First Cisl Assicurativi, il piano di salvataggio allo studio del Mef, nel quale sono coinvolte le maggiori aziende del settore assicurativo, è fondamentale per risolvere la crisi della compagnia controllata dal fondo britannico Cinven, ma lascia impregiudicata la soluzione di un problema che, se non affrontato tempestivamente, potrebbe avere effetti sistemici.

Per questo First Cisl ha proposto, già nel momento in cui per Eurovita veniva disposta l’amministrazione straordinaria, l’introduzione di un meccanismo di garanzia a tutela dei risparmiatori che investono sulle polizze vita del Ramo I, che dovrebbe basarsi sul vincolo di solidarietà tra le compagnie di assicurazione, così come avviene per il Fondo interbancario di tutela dei depositi, in modo da evitare che il ripetersi di casi del genere inneschi una crisi di fiducia. Una proposta che le associazioni dei consumatori hanno fatto propria, avanzandola (come emerge dall’articolo pubblicato su Milano Finanza riportato sotto) all’Ivass, l’autorità che vigila sul settore assicurativo.

L’articolo di Milano Finanza:Leggi anche: “Eurovita, Colombani: amministrazione straordinaria necessaria, serve garanzia per le polizze vita Ramo I”