Fondamentale superare la sottoassicurazione contro i rischi climatici per centrare l’obiettivo della transizione ecologica
“Anche l’Ivass mette l’accento sulla necessità di dotare il settore assicurativo, sull’esempio di quanto già avviene per le banche, di fondi di garanzia che riducano l’impatto di eventuali crisi, a tutela del risparmio e della fiducia nel sistema. È quanto First Cisl ha proposto fin dall’emergere del caso Eurovita. È auspicabile che l’operazione di salvataggio, come ha sottolineato il presidente dell’Ivass Luigi Signorini, vada in porto, ma ancor più importante è che il settore si doti di un meccanismo di garanzia basato sul vincolo di solidarietà tra le compagnie, sul modello del Fondo interbancario di tutela dei depositi”. Lo dichiara il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani commentando le Considerazioni svolte dal Presidente Ivass Luigi Signorini sull’attività svolta dall’authority nel 2022.
“La relazione conferma che l’Italia resta un paese sottoassicurato per quanto riguarda i rischi connessi alle calamità naturali. Si tratta di un grave danno non solo per le famiglie e per le imprese, ma per tutto il Paese, come da ultimo evidenziato dall’alluvione in Emilia Romagna. Va quindi giudicata positivamente – sottolinea Colombani – la proposta dell’Ivass di un progetto per valorizzare la protezione assicurativa di imprese e famiglie contro i rischi connessi ai mutamenti climatici e agli altri rischi catastrofali, con l’obiettivo di definire uno schema basato sulla collaborazione tra sistema pubblico e privato. Il settore assicurativo può svolgere infatti un ruolo determinante per centrare l’obiettivo della transizione ecologica previsto dal Pnrr”.
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