Colombani su Bper, persone restino centrali, va rivisto saldo tra entrate e uscite e assicurati adeguati salari

L’amministratore delegato di Bper, Piero Luigi Montani, presenta il piano industriale per il triennio 2022-2025 evidenziando l’impegno e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, che tra il 2009 e il 2021 hanno permesso all’istituto emiliano-romagnolo di diventare il secondo gruppo bancario italiano per utile cumulato.

Tale passaggio non è sfuggito al segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani il quale, come riportano in un articolo La Stampa e Il Secolo XIX, è intervenuto per rimarcare la necessità che «il saldo tra entrate e uscite previsto dal piano venga migliorato nel confronto che si aprirà”. Delle considerazioni del leader dei bancari della Cisl si sono occupati anche Conquiste del lavoro, Informazione.it e Borsa Italiana che ha rilanciato una nota Radiocor Plus de Il Sole 24 Ore. Sulle varie testate Riccardo Colombani ricorda come «nella sua storia Bper ha dimostrato che le persone sono una risorsa su cui investire e non un costo. È un orientamento che va mantenuto anche in futuro. Consideriamo preoccupante il ridimensionamento della rete commerciale attraverso la chiusura di circa 600 filiali in arco di piano».

«Gli investimenti per 500 milioni sull’IT e su nuovi modelli di servizio, di per sé positivi – prosegue Colombani – devono essere finalizzati a migliorare le procedure organizzative ed a mantenere il legame con la clientela, che va introdotta con gradualità all’utilizzo del digitale, tenendo conto che in Italia, specie nella fascia più anziana della popolazione, le competenze in questo campo sono ancora molto limitate. Il basso tasso di abbandono della clientela è segno di un rapporto solido che va assolutamente preservato».

Per il segretario generale di First Cisl è preoccupante «che tra le cessioni delle attività no-core figuri quella della piattaforma di gestione degli Npl, attività che, vista la buona qualità del credito di Bper, potrebbe invece essere svolta in house assicurando ai lavoratori, attraverso la formazione continua, nuove opportunità di crescita professionale. È di fondamentale importanza, infine, che i risultati che la banca coglierà nei prossimi anni – conclude Colombani – si traducano nel riconoscimento della produttività del lavoro e in un conseguente aumento dei salari contrattati».