Colombani, il risparmio degli italiani per risollevare il Paese. Serve un Fondo nazionale d’investimento

«Il risparmio degli italiani può giocare un ruolo fondamentale per il Paese». Il segretario di First Cisl Riccardo Colombani lo ribadisce rilanciando “la proposta positiva del presidente della Consob Paolo Savona, che punta ad incanalarne il flusso verso le imprese introducendo un meccanismo di protezione degli investimenti”.

Il tema è di stretta attualità e trova il suo spazio nel dibattito sulla crisi economica. Vari organi di stampa riprendono le considerazioni del leader dei bancari della Cisl che ritiene proprio questa «la strada giusta sia per rafforzare la capitalizzazione, storicamente carente, delle nostre aziende, che per tutelare il risparmio minacciato dall’inflazione». Ansa titola: “Consob: Colombani, bene Savona su risparmio serve un fondo”. Per AdnKronos “Colombani (First Cisl) bene Savona serve fondo investimento economia reale”. Sulla stessa linea l’impostazione di Borsa Italiana che scrive “Consob: Colombani (First Cisl) bene proposta Savona per protezione risparmio”.

Nel suo intervento Riccardo Colombani ha sottolineato l’importanza strategica «dell’istituzione di un Fondo nazionale di investimento nell’economia reale gestito con forme di partenariato pubblico-privato, con incentivi fiscali per gli intermediari che adottano nuovi e più trasparenti modelli di servizio, e la protezione integrale del capitale investito dai risparmiatori, con limiti temporali e di ammontare definiti ex ante. Un intervento di questo tipo, inoltre, sarebbe probabilmente facilitato dalla proroga del Temporary Framework sugli aiuti di Stato. L’obiettivo è quello di dare piena attuazione all’articolo 47 della Costituzione, richiamato anche dal presidente della Consob».

«La necessità di una maggiore trasparenza nel rapporto tra intermediari e clientela – ha aggiunto Colombani – emerge dai numerosi casi di contenzioso presentati all’Arbitro per le controversie finanziarie, in larga misura decisi a favore dei risparmiatori. Casi che potrebbero essere ridotti drasticamente eliminando la corresponsione di incentivi tra emittenti e distributori dei prodotti finanziari. Solo così si può costruire una relazione tra banche e clienti incentrata sulla qualità del servizio e tutelare davvero il risparmio. Verrebbero meno inoltre le pressioni commerciali che – ha concluso il leader dei bancari della Cisl – gravano in modo insostenibile sui lavoratori delle banche».