Il segretario First Cisl: le banche vanno incentivate ad adottare modelli di servizio coerenti. Ai risparmiatori va assicurata la garanzia totale del capitale investito
“È il momento di pensare ad un Fondo di investimento nell’economia reale alimentato dal risparmio degli italiani e gestito con forme di partenariato pubblico-privato. Le banche conoscono l’economia dei territori e vanno coinvolte e incentivate sul piano fiscale ad adottare modelli di servizio coerenti con questo obiettivo, a cominciare da un modello di consulenza aperto, non limitato ad un numero ridotto di strumenti finanziari come avviene oggi. Anche i risparmiatori vanno incentivati: lo strumento giusto è la garanzia integrale del capitale investito, con limiti temporali e di ammontare definiti ex ante”. Lo ha dichiarato il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani nel corso della tavola rotonda “Futuro della finanza tra sostenibilità e digitalizzazione”, svoltasi nella seconda giornata del congresso del sindacato, con la partecipazione di Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, e Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
“Dopo la crisi pandemica l’economia italiana è tornata a correre, ma la ripresa rischia di essere affondata dagli effetti della guerra – ha proseguito – Abbiamo bisogno di investimenti: quelli pubblici sono assicurati dai fondi del Next Generation Eu, dobbiamo mettere in moto anche quelli privati. C’è una sola strada: mobilitare il risparmio. La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane ammontava a fine 2020 a 4.800 miliardi di euro. Canalizzare una parte di queste risorse verso l’economia reale avrebbe effetti rilevanti sulla crescita”.
“L’obiettivo della proposta – ha concluso Colombani – è avviare la ricostruzione dell’architettura economica e sociale italiana seguendo l’approccio di ecologia integrale indicato da Papa Francesco nella Laudato si’”.