La vera priorità è prestare attenzione alla crescita delle diseguaglianze e alla povertà, problemi aggravati dal contesto economico e politico, dalla spinta inflazionistica e dalla guerra. È il messaggio che ha lanciato l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina intervenendo alla tavola rotonda “Futuro della finanza tra sostenibilità e digitalizzazione”, svoltasi oggi nell’ambito del congresso di First Cisl.
Messina ha toccato anche il tema del risparmio, a suo avviso uno di punti di forza, insieme alla qualità delle imprese, dell’economia italiana. Il risparmio, ha detto il numero uno di Intesa Sanpaolo, può dare una spinta importante se impiegato in progetti in grado di generare utilità. La carenza di investimenti che caratterizza il nostro Paese, ha proseguito, è stata parzialmente compensata dall’incremento del risparmio delle famiglie e da una maggiore ottimizzazione delle caratteristiche delle imprese, che hanno migliorato la loro struttura finanziaria e rafforzato la loro propensione all’export. Tuttavia il punto di forza delle aziende, ha sottolineato, sono sempre le persone, che devono trovare dignità nel lavoro e attraverso il lavoro che svolgono.
In tema di digitalizzazione c’è la necessità di prevedere, gestire e anticipare gli effetti che da essa possono derivare per l’occupazione. Messina ha ribadito infatti l’impegno a mantenere i livelli occupazionali. Alla base del successo di una banca, ha concluso, ci sono la fiducia e la reputazione, valori che attengono alle persone, non alle macchine. Ma perché le persone siano valorizzate è necessario rafforzare le competenze. Il fattore sociale, infatti, non può rimanere in ombra tra i criteri Esg, se vogliamo raggiungere l’obiettivo di una crescita sostenibile.