Colombani, il “Mese dell’educazione finanziaria” deve durare tutto l’anno

Nel corso della terza giornata dei lavori del 2° Congresso nazionale First Cisl si è tenuta la presentazione dell’e-Book “educazione finanziaria e responsabilità sociale di impresa” con la partecipazione di Magda Bianco, capo dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria Banca d’Italia, Emanuela Rinaldi, professoressa di sociologia dell’Università di Milano-Bicocca , Gianpaolo Barbuzzi, presidente Acf e Riccardo Colombani, segretario generale di First Cisl.

Dopo una breve presentazione da parte di Paolo Grignaschi, che ha moderato i lavori, la professoressa Emanuela Rinaldi ha esposto la struttura dello studio, soffermandosi in particolare sulla importanza di innalzare le competenze finanziarie sia dei clienti che dei dipendenti bancari e sulla necessità di costruire un rapporto di fiducia tra le banche e i clienti.

Illustrando la matrice SWOT (Strengths, Weakness, Opportunities e Threats) la docente ha evidenziato che “ci sono i punti di forza e sono innanzitutto il fatto che i dipendenti della banca sono in grado di costruire fiducia in quanto conducono con i clienti una comunicazione trasversale, non solo finalizzata alla vendita di prodotti finanziari, ma che risponde molto spesso a tutto tondo all’esigenze della clientela anche su altri argomenti”.

“Tra i punti di debolezza – ha continuato Emanuela Rinaldi – c’è lo scarso livello di competenza e di preparazione finanziaria dei clienti, che rappresenta un problema perché talvolta il cliente che non sa scegliere facendo ricadere la responsabilità dell’investimento completamente sul consulente”.

Riguardo alle minacce la matrice segnala la desertificazione bancaria, le cripto valute, il trading online e quelle comunità online a cui alle volte i clienti si affidano facendo poi delle scelte e prendendo delle decisioni di investimento che magari si rivelano sbagliate.

Sulle opportunità la docente ha caldeggiato la proposta, presente all’interno del Manifesto AdessoBanca!, di creare strumenti di educazione finanziaria per i risparmiatori, creati su misura dei loro bisogni specifici. A questo proposito ha sottolineato l’importanza di una alleanza tra i player in modo da valorizzare strumenti che ci sono già come, a titolo di esempio, il portale quellocheconta.gov.

Ha successivamente preso la parola Magda Bianco: “Il tema della fiducia mi sembra che effettivamente permei molto la ricerca, sia il lato delle interviste dei dipendenti, ma anche le interviste per i consumatori. E, come diceva una vecchia pubblicità, la fiducia è una cosa seria: è importante nel sistema finanziario, lo è ancora di più nella relazione tra intermediario e cliente; è quello che fa funzionare il sistema. Se manca la fiducia il sistema si rompe, ed è quello che è successo durante le recenti crisi finanziarie”.

“In questo senso – ha continuato Magda Bianco – abbiamo delle ottime normative Eba sulla trasparenza, in particolare sulle remunerazioni che chiedono gli intermediari di adottare e applicare politiche prassi di remunerazione che tengono conto dei diritti e degli interessi dei clienti”. Buone norme, ma che richiedono una vigilanza costante degli enti preposti, ha concluso la funzionaria di Banca d’italia.

Anche Gianpolo Barbuzzi ha posto, nel suo intervento, l’accento sul tema della fiducia tra intermediari finanziari e clienti, fornendo una sintesi dell’attività svolta dall’Arbitro delle Controversie Finanziarie. «Nel 2021 abbiamo gestito 1.592 ricorsi in maniera uniforme sul territorio nazionale. Nell’ultimo quinquennio sono circa 9.000 le controversie che hanno permesso di restituire ai risparmiatori italiani circa 120 milioni di euro».

Nel mondo finanziario la fiducia rimane elemento centrale ma “c’è una tendenza dei clienti a riporla in modo indiscriminato sugli operatori bancari. Per molti risparmiatori è un fatto autoassolutorio ma nel farlo non valutano il rischio di conferire quasi una delega in bianco. Diventa quindi fondamentale il corretto utilizzo del questionario di profilatura che chiamerei “carta d’identità dell’investitore” la cui redazione non dev’essere rituale e superficiale. È necessario dedicarvi il tempo che merita senza che il cliente sovrastimi le sue conoscenze”.

Nel concludere il suo intervento il presidente di Acf, ha richiamato l’attenzione sull’utilizzo “dell’home banking favorito dalla pandemia. Nell’operatività on-line è utile prevedere, ad esempio, la visualizzazione, della scheda prodotto senza la quale non dovrebbe essere permesso la finalizzazione dell’operazione di acquisto dello strumento finanziario prescelto dal cliente”.

Il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani ha infine sottolineato che “l’educazione finanziaria deve diventare parte integrante della responsabilità sociale delle imprese. Per questo sosteniamo che per elevare le competenze dei risparmiatori italiani è necessario coinvolgere gli intermediari finanziari. Questo processo virtuoso consentirebbe di evitare i casi di risparmio tradito e di migliorare le relazioni tra lavoratori delle banche e clientela. Avrebbe inoltre l’effetto di accrescere la fiducia dei risparmiatori e indirizzarli verso il mercato dei capitali, le cui dimensioni ridotte restano una zavorra per la crescita dell’economia”.

“È evidente, quindi – ha continuato il leader di First Cisl – che servono nuovi strumenti. Un passo importante sarebbe la redazione di un questionario unico Mifid, che oggi viene redatto invece in modo diverso da ogni banca. Al tempo stesso è necessario sviluppare un nuovo modello di consulenza su base indipendente, aperto ad un maggior numero di prodotti finanziari e non viziato dagli incentivi tra le banche e le fabbriche prodotto. Questa è la strada da seguire per dare attuazione alla Dichiarazione sull’educazione finanziaria dell’Ocse, secondo cui gli intermediari finanziari sono tenuti a fornire consigli oggettivi ai loro clienti.

“In questo modo – ha concluso Riccardo Colombani – si raggiungerebbero tre obiettivi ugualmente preziosi: crescita delle competenze finanziarie delle persone, diminuzione del contenzioso intermediari-risparmiatori, fine delle pressioni commerciali sui lavoratori delle banche.

 

Qui è possibile prendere visione e scaricare l’e-Book “Educazione finanziaria e responsabilità sociale delle imprese bancarie