“I dati di bilancio presentati oggi dimostrano che Banca Monte dei Paschi di Siena ha migliorato i ricavi, in particolare quelli originati dal rapporto con la clientela. È difficile comprendere le ragioni che, in un momento così delicato, hanno portato a mettere da parte un amministratore delegato sotto la cui guida la banca ha avviato un percorso di rilancio. Si crea in questo modo una situazione di incertezza che rischia di nuocere in primo luogo alle lavoratrici ed ai lavoratori”. A dichiararlo è il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani.
“L’ossessione della riduzione del cost/income non può essere alla base delle decisioni che verranno prese sul Monte dei Paschi di Siena. La politica di austerity – sottolinea Colombani – seguita negli ultimi anni, con i durissimi tagli al personale ed i sacrifici salariali, ha aggravato i problemi della banca anziché risolverli, innescando un circolo vizioso tra taglio dei costi operativi e calo dei ricavi. Alla fine del 2021 l’obiettivo del taglio dei costi previsto dal piano d’impresa 2017-2021 è stato perfino superato. I risultati ottenuti sul risparmio gestito, sulla qualità del credito e sul miglioramento dello spread commerciale con la clientela dipendono dalla forza della rete – aggiunge – Penalizzarla con ulteriori sacrifici salariali sarebbe assurdo e, per di più, autolesionistico da parte dell’azionista pubblico. Per garantire il futuro della banca – conclude Colombani – è necessario invece che si proceda in tempi stretti all’aumento di capitale già previsto dal piano che non ha ricevuto il via libera della Dg Comp”.