Previste 725 assunzioni e 1200 uscite attraverso il Fondo di solidarietà. Necessario un premio aziendale che consenta di redistribuire la ricchezza ai lavoratori
First Cisl e gli altri sindacati del credito hanno firmato con Unicredit l’accordo che regola il ricambio generazionale in conseguenza dell’applicazione del nuovo piano industriale.
Sono previste 1200 uscite che verranno gestite attraverso il ricorso volontario al Fondo di solidarietà di settore o, in alternativa, tramite incentivi ai pensionamenti diretti. Verranno inoltre accolte circa 200 domande di acceso al Fondo rimaste in sospeso dal vecchio piano industriale T23.
Sul fronte dell’occupazione le parti hanno concordato 725 assunzioni, di cui 125 nell’area del digitale.
L’intesa prevede inoltre un percorso chiaro e condiviso per arrivare alla definizione di un premio aziendale che consenta un’equa redistribuzione della ricchezza prodotta dall’attività delle lavoratrici e dei lavoratori. Questo nell’ambito di un confronto articolato sulla formazione e su tutte le tematiche che influiscono sulla qualità della vita all’interno del gruppo.
“L’accordo si inserisce nel quadro di un piano strategico che punta al rafforzamento della rete fisica per avvicinare la banca al territorio e alle famiglie – commenta il segretario nazionale di First Cisl Pier Paolo Merlini – Il rapporto tra entrate e uscite è tra i più favorevoli nel settore e dimostra l’importanza di buone relazioni industriali per un gruppo che sta cambiando la propria organizzazione e la propria filosofia aziendale. Il sindacato – conclude Merlini – è pronto a fare la sua parte in questa nuova fase se le relazioni continueranno ad essere improntate alla condivisione strategica ed alla valorizzazione delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori”.